Il "Gelo di mellone" è una delizia tutta siciliana, una sorta di budino che viene fatto anche col succo delle arance, o dei limoni, o con caffè o con acqua di cannella.
Può diventare una crostata se prima di farlo raffreddare completamente si versa poi in un guscio di pastafrolla cotto in bianco; a Palermo ho mangiato cornetti da colazione ripieni di gelo.
Di semplice esecuzione, potete farne uno grande in un unico stampo o monoporzioni in stampini piccoli, unica piccola noia eliminare i semi dalla polpa prima di frullarla, ma si può cercare la varietà di anguria senza semi ormai diffusissima nella grande distribuzione.
L'Ideale sarebbe avere a disposizione dei gelsomini per aromatizzarlo e decorarlo.
In mancanza si può decorare con granella di pistacchio o mandorle o di cioccolato.
La dose di zucchero può variare leggermente in base alla dolcezza della polpa.
Fresco, dolce, succoso, dissetante, il cocomero o anguria o melone d'acqua, a seconda delle varie zone d'Italia (in Sicilia mellone o muluni, appunto), era conosciuto già dagli Egizi, che ritenendolo magico, lo seppellivano nelle tombe dei faraoni affinché potessero poi mangiarlo nell'aldilà.
Ingredienti:
500 g di polpa di anguria (peso netto da semi e buccia)
120 g di zucchero semolato
40 g di maizena
scaglie o gocce di cioccolato fondente o granella di pistacchio per decorare
Frullare la polpa di anguria (ed eventualmente passarla al colino fine se il vostro frullatore non è molto potente)
Mescolare insieme amido e zucchero (io ho l'abitudine di setacciare l'amido per evitare grumi) in una pentola , aggiungere poco alla volta la polpa frullata mescolando bene, evitando di formare grumi.
Portare sul fuoco medio/basso e far cuocere sempre mescolando col cucchiaio di legno fino ad addensare, ve ne accorgerete perché prenderà un colore più intenso.
Di li a poco comincerà a bollire, se dovesse addensare troppo, si può aggiungere una tazzina d'acqua, rimescolare e spegnere.
A questo punto mettere nello stampo o negli stampini inumiditi con acqua, far raffreddare e passare poi in frigo.
Servire bello fresco dopo aver sformato e aver decorato a piacere col cioccolato, o la granella di pistacchio e i fiori di gelsomino.
Avendo a disposizione questi ultimi, purché siano non trattati, se ne può ricavare un'infusione da aggiungere al gelo una volta cotto e mescolare prima di mettere poi negli stampini