Alla Taverna La Riggiola di Napoli, il rinomato riso Magisa della piana di Sibari protagonista di un intero menu dall’antipasto al dessert


E' solo dopo la seconda guerra mondiale, a seguito della bonifica dei terreni salmastri che nella Piana di Sibari comincia la coltivazione del riso (che veniva inviato grezzo al Nord dove veniva poi raffinato e messo in commercio) anche se storicamente delle coltivazioni di riso nel sud Italia, e in particolare nel salernitano,  se ne aveva notizia già nel 1500.
Nella piana di Sibari le coltivazioni hanno avuto una battuta d'arresto negli anni '60 per poi tornare in ripresa negli ultimi trent'anni,  cosi che il prodotto calabro si conferma perfettamente in grado di rivaleggiare col riso del nord, se non di superarlo in qualità.
La Riseria Magisa  è attiva nella coltivazione del riso dal 2004, e forte di una superfice di oltre 450 ettari di risaia nella piana di Sibari e di un impianto di lavorazione, facendo uso di tecniche di tecniche sostenibili per coltivazione e lavorazione  è in grado di assicurare la produzione e la lavorazione su tutta la filiera, cosi da avere una vera e propria eccellenza territoriale.
Grazie al clima soleggiato, salmastro e caratterizzato da venti leggeri, le spighe (sono privilegiate le varietà di riso a spighe basse che resistono meglio al vento) maturano senza necessità di eccessivi trattamenti chimici.
Il prodotto finito viene immesso in commercio confezionato sottovuoto per una migliore conservazione.
A guidare la Magisa sono le tre giovani figlie di Giancarlo Praino, Maria, Giusi e Sara, dai cui nomi ha origine il brand Magisa, affiancate da Paolo e Daniela Rizzo, figli di Agostino Rizzo, fondatore dell'azienda insieme a Giancarlo Praino.
Al riso Magisa, è stato dedicato un'intero menu, per “Ris8”   una serata- evento che si terrà al ristorante la Riggiola di Napoli il 5 febbraio,  per cui lo chef  Francesco Pucci ha ideato o rivisitato ricette della tradizione napoletana e calabra che compongono il menù, facendo uso appunto del riso  e delle farine di riso Magisa.
Il menu della serata spazierà da un classico della tradizione napoletana come il Sartù  al sugo (ripieno di carne), al delicato ed elegante Risotto allo zafferano, burro acido, ostrica grattugiata e caviale quest’ultimo già presente in carta e molto apprezzato dalla clientela de La Riggiola.
Interessante e aromatico il Riso nero al salto con fagioli a formella e cozze, e deliziosi per la consistenza dell'involucro fatto con farina Jemma, farina di riso nero, il  Bottone di riso Jemma con ripieno di ricotta e torzella, condimento alla genovese  e la Cassata infornata (in realtà più una crostata coperta)  servita con crema inglese.
I vini in accompagnamento ai piatti dello chef Pucci saranno  sia campani con l’azienda CantaVitae di Marano di Napoli sia alla calabresi con le CantineSpadafora 1915 di Mangone (Cs).
qui l'album della presentazione alla stampa.

Magisa
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Taverna La Riggiola
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