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Visualizzazione dei post da 2020

I roccocò

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Il roccocò, uno dei  dolci tipici del periodo natalizio a Napoli e dintorni, è un  biscotto speziato, con mandorle intere o a pezzetti,  mooolto croccante (duro!!!), che si consuma così, per la gioia dei dentisti, o inzuppato in liquore o spumante, specie alla fine dei lauti pranzi delle feste natalizie, ma è gradito anche nello zuppone mattutino. Il “pisto”, ingrediente che conferisce un caratteristico sapore e aroma, è  un mix di cannella,  chiodi di garofano, anice stellato, noce moscata e coriandolo polverizzati, qualcuno aggiunge anche una minima parte di pepe bianco,  si trova in vendita in bustine o sfuso. I roccocò si  conservano a lungo, anche mesi, in barattoli di vetro o scatole di latta, se cotti nel forno a legna, avranno gusto e profumo unici. Purtroppo non tutti abbiamo a disposizione il forno  legna, quindi ci si accontenta di quello di  casalingo. Questa   la ricetta di Milady: 500 g  farina 400 g  zuc...

Tagliatelle di patate viola

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La patata  "Vitelotte" erroneamente detta anche patata viola,  arriva in Francia (pare fosse la varietà di patate preferita dallo scrittore Alexandre Dumas) nel XIX secolo, da qui  si diffonde nel resto d'Europa, Italia compresa. La Vitelotte è ricca di antocianine e antiossidanti, aiuta a combattere i radicali liberi, essendo resistente alla siccità la coltivazione non necessita di fertilizzanti, la raccolta avviene a fine estate. Essendo di taglia più piccola delle altre patate la resa è più bassa. Con la cottura il colore vira al blu, mentre l'acqua della bollitura diventa verde. Particolarmente farinose e di sapore tendente al dolce, sono adatte per gnocchi, puree e dolci. Io le ho usate per queste mie tagliatelle (ovviamente ripetibili anche con le patate normali) condite con un sughetto alla pancetta affumicata  e noci e una spolverata di pecorino "Fiore Sardo dop". Ingredienti per due porzioni abbondanti 500 g patate Vitelotte 400 farina 00 1 uovo per...

Pane semidolce alle castagne

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Una ricetta dal sapore d’autunno: un pane semi dolce, con una quantità minima di lievito e a doppia lievitazione, la seconda è durata tutta la notte nel forno spento. Adattissimo a colazione, profumato e  morbido ma con una deliziosa crosticina fragrante e scricchiolante, risultato dalla spolverata finale di zucchero di canna, che cuocendo caramella e raffreddando diventa croccante. Una ricetta gia pubblicata tempo fa, ma rifatta con piacere. Par questo pane ho usato " Monica " una farina  W300 della linea " Le Divine " di Molino Dallagiovanna , di cui è recente il lancio sul mercato in confezioni da un chilo, rispetto ai formati professionali  più adatto quindi ad un uso casalingo. Per l'occasione è stata creata una  Capsule Collection leDivine , #capsuledivin e, un elegante cofanetto in edizione limitata, contenente la linea completa de leDivine, composta da "Sofia" (W180, breve lievitazione), "Monica" (W300, media lievitazione) e "An...

I Vesuviani Pizzaioli da zero generazioni

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Ovvero la riscossa della pizza in teglia di influenza romana, in pala, al padellino e forno elettrico. Non uno ma tanti impasti differenti (anche con acqua di mare!) con blend di farine da grano principalmente campano per consistenze soffici e allo stesso tempo croccanti, grande attenzione per gli olii  extravergine di oliva (eccellenti)   usati, armonie di topping di grande qualità per picchi di gusto e profumi unici che vi conquisteranno e vi lasceranno la voglia di ritornare. In sintesi, questo il progetto dei fratelli Federico e Francesco De Maria. Nessuna famiglia storica alle spalle, né esperienza del settore, ma in particolare  per Federico  solo caparbietà e volontà d'imparare a panificare e fare pizze napoletane prima, romana e in teglia poi. Cosi comincia a farsi le ossa e a imparare i segreti del mestiere andando a lavorare gratis in un panificio, fino a cominciare a studiare sul serio la materia con Gabriele Bonci a Roma, lasciandosi ammaliare dalla pizza...

I Panini di cena del giovedì santo a Messina

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  I panini di cena del Giovedi santo I "Panini di cena" ("panuzzi 'i cena" in siciliano) sono morbidi panini speziati e ricoperti di sesamo che simboleggiano il pane dell'ultima cena del Giovedi santo. La tradizione messinese vuole che si consumino soprattutto durante la Quaresima e la sera del giovedì santo  ma ormai nei panifici vengono prodotti e  consumati abitualmente anche durante tutto il resto dell’anno, anche se quelli che si trovano oggi spesso hanno perso la loro caratteristica di essere profumatissimi e speziati e sono più simili alle comuni brioche, per cui spesso si usano anche in sostituzione di queste. Per il loro impasto viene  impiegato un mix di spezie costituito da cannella, chiodi di garofano e noce moscata, qualcuno aggiunge anche semi di anice e sono buoni con farciture dolci o salate, ma anche al naturale. Il liquido dell'impasto, può essere l'acqua o il latte, in entrambi i casi si fa prima scaldare il liquido ...

Gallettinas sarde

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Le Gallettinas, sono biscotti morbidi della tradizione sarda, deliziosi  per accompagnare il caffè o lo spuntino pomeridiano o la colazione, ma spesso usati anche per il tiramisù. Hanno il gusto della semplicità e dei sapori antichi che ci riportano all'infanzia, o del tempo in cui dopo aver infornato il pane nel forno di campagna o di quartiere, si sfruttava fino in fondo il calore residuo del forno, cuocendo altre pietanze o proprio questi biscotti (che nel gusto e nella struttura ricordano un po' i Taralli .) La ricetta è del pasticciere algherese Roberto Murgia, che ho conosciuto prima tramite i social poi di persona nella sua pasticceria ad Alghero, durante uno dei miei viaggi in Sardegna. Per amore della pasticceria, sua grande passione, Roberto mette nel cassetto la sua laurea in Scienze Motorie e da Roma, dove ha lavorato come personal trainer e fisio terapista e nel frattempo ha aperto il suo blog , fa rientro nella sua Sardegna e circa 5 anni fa accantona ...

La colazione dei pastori sardi: il casu axedu (o casagedu o cagliata acida o ischidu o frue o merca....)

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Originario delle subregioni della  Barbagia e dell'Ogliastra, " su casu axedu " un formaggio fresco dalla consistenza morbida e quasi budinosa, dal gusto piuttosto delicato e leggermente acidulo, è conosciuto in tutta la Sardegna con tantissimi altri nomi (fiscidu, latti callàu, casagedu, frughe, cagiada, per citarne alcuni). E' un P.A.T. ed è conosciuto anche come "colazione dei pastori" in quanto era da essi preparato col latte ovino appena munto. Il siero prodotto era bevuto a digiuno, a scopi depurativi. Tutt'oggi viene preparato con tecniche il cui uso pare risalga addirittura ai nuragici con latte ovino crudo (da pecore di razza sarda) ma c'è anche una versione di latte ovino e caprino misti (nella sub regione del Sarrabus). Il periodo migliore per la produzione va da dicembre a luglio. Il latte viene portato a circa 35/ 37° e  inoculato con caglio di agnello, capretto o vitello  e lasciato quindi cagliare a temperatura ambiente. Il ...

Alla Taverna La Riggiola di Napoli, il rinomato riso Magisa della piana di Sibari protagonista di un intero menu dall’antipasto al dessert

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E' solo dopo la seconda guerra mondiale, a seguito della bonifica dei terreni salmastri che nella Piana di Sibari comincia la coltivazione del riso (che veniva inviato grezzo al Nord dove veniva poi raffinato e messo in commercio) anche se storicamente delle coltivazioni di riso nel sud Italia, e in particolare nel salernitano,  se ne aveva notizia già nel 1500. Nella piana di Sibari le coltivazioni hanno avuto una battuta d'arresto negli anni '60 per poi tornare in ripresa negli ultimi trent'anni,  cosi che il prodotto calabro si conferma perfettamente in grado di rivaleggiare col riso del nord, se non di superarlo in qualità. La Riseria Magisa   è attiva nella coltivazione del riso dal 2004, e forte di una superfice di oltre 450 ettari di risaia nella piana di Sibari e di un impianto di lavorazione, facendo uso di tecniche di tecniche sostenibili per coltivazione e lavorazione  è in grado di assicurare la produzione e la lavorazione su tutta la filiera, cosi...

Imperium: a Torre del Greco il bar – bistro che non ti aspetti…

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A Torre del Greco, nei pressi del porto in Via Calastro, l'Imprerium Bistrò : ambienti luminosi, con i piatti della tradizione presentati in modo elegante grazie a una moderna rivisitazione e ad ogni pietanza un cocktail in abbinamento. Lorenzo Villani, Riccardo Azam e  Anna Villani (questi i nomi dei tre proprietari del locale) intendono diffondere la cucina della tradizione rivista e presentata con eleganza e gusto. I piatti presenti nel menù del locale, ideati dallo chef consulente Vincenzo Langella , rispecchiano  gusti e abitudini degli italiani. Un esempio è  lo “ Spaghettone cacio e pepe su guazzetto di frutti di mare e pesto di nocciole ”, l’incontro tra due piatti tipici di due regioni italiane (il Lazio e la Campania): la pasta cacio e pepe e gli spaghetti con i frutti di mare; il tutto accompagnato da un cicchetto di “ French 75 ”, un cocktail a base di gin, succo di limone, sciroppo di zucchero e vino bianco. Eh si, perché da Imperium – oltre che a...

Sulle colline maremmane 'Aia del Tufo', agriturismo bio

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Ci sono arrivata per caso e mi sono fermata appena il tempo di un pasto veloce: pochissimo ma quanto basta per capire di essere in un posto che avrebbe lasciato il segno. L'agriturismo bio " Aia del tufo" infatti, ti conquista subito e ti lascia la voglia di ritornare e approfondire la conoscenza di questo posto, in cui  la sacralità della terra e dei suoi frutti è sempre rispettata. L'agriturismo Aia del Tufo sorge nel verde incontaminato delle colline maremmane, poco fuori dal centro abitato di Sorano, affascinante borgo di origine etrusca e la più antica delle tre città del tufo in provincia di Grosseto, verso il confine laziale. Dai  25 ettari di terreno che circondano la struttura provengono cereali, frutta,  verdura, olio, vino ed erbe officinali coltivati con agricoltura biologica, seguendo i ritmi della natura e vengono poi trasformati, ove previsto,  per l'uso in cucina. Gli animali sono allevati liberi, e nutriti a grano e scarti di cu...