Grano, ricotta di pecora con zucchero o crema di latte, canditi, cannella, cioccolato.
Questi gli ingredienti della Cuccìa siciliana un dolce al cucchiaio, tipico principalmente del palermitano e del siracusano e consumato il giorno di Santa Lucia, in onore a una lunga tradizione nata secondo le leggende, nel 1646 a Palermo e nel 1763 a Siracusa (di cui S.Lucia è la patrona). In entrambi i casi, nel porto della città, dopo un lungo periodo di carestia e in risposta alle preghiere alla Santa, il miracolo dell’arrivo di un bastimento carico di grano. Il popolo affamato, se ne impossessa e non perde tempo nella trasformazione del grano, ma lo consuma cuocendolo direttamente intero condito con un po’ d’olio, poi nel tempo si è arricchita degli altri ingredienti.
C’è da aggiungere che comunque la cuccìa (dal greco ko(u)kkía - i grani- ma anche dal siciliano “cocciu”, granello) è diffusa un po’ in tutto il sud Italia, anche in versione salata o cucinata in zuppe coi legumi e pare vi sia giunta dall’antica Grecia, dove era già consumata in occasione della commemorzione dei defunti.
Il grano andrebbe messo ammollo dal 10 dicembre, cambiando l’acqua mattina e sera, il 12 verrebbe cotto con aggiunta di sale per oltre due ore. Una volta sgocciolato e raffreddato, viene poi unito alla crema di ricotta o di latte in proporzioni variabili.
Va comunque detto che per S.Lucia a Palermo è anche tradizione consumare gli arancini/e di riso.
Per la “mia” cuccia, non avendo a disposizione grano secco da mettere ammollo ho usato grano in barattolo, che ho sciacquato e passato brevemente nel latte.
Per una porzione:
120 g di grano in barattolo
50/60 ml di latte
150 g di ricotta, preferibilmente di pecora
80 g di zucchero
cannella
gocce di cioccolato fondente
scorza d’arancia canditi a pezzetti
Sciacquare il grano in acqua tiepida, sgranando bene i chicchi, sgocciolare e metterli in un padellino antiaderente e mescolando lasciare asciugare a fuoco basso, quindi coprire a filo col latte e lasciar cuocere pochi minuti, mescolando ogni tanto finché il latte non sia assorbito.
Mentre raffredda, lavorare a crema la ricotta setacciata con lo zucchero, fino ad averla ben liscia, quindi unire i canditi, la cannella e le gocce di cioccolato, infine unire il grano, lasciando da parte qualche chicco che sarà usato per la decorazione finale, con qualche goccia di cioccolato e qualche candito.
qui la versione con crema di latte.
Questi gli ingredienti della Cuccìa siciliana un dolce al cucchiaio, tipico principalmente del palermitano e del siracusano e consumato il giorno di Santa Lucia, in onore a una lunga tradizione nata secondo le leggende, nel 1646 a Palermo e nel 1763 a Siracusa (di cui S.Lucia è la patrona). In entrambi i casi, nel porto della città, dopo un lungo periodo di carestia e in risposta alle preghiere alla Santa, il miracolo dell’arrivo di un bastimento carico di grano. Il popolo affamato, se ne impossessa e non perde tempo nella trasformazione del grano, ma lo consuma cuocendolo direttamente intero condito con un po’ d’olio, poi nel tempo si è arricchita degli altri ingredienti.
C’è da aggiungere che comunque la cuccìa (dal greco ko(u)kkía - i grani- ma anche dal siciliano “cocciu”, granello) è diffusa un po’ in tutto il sud Italia, anche in versione salata o cucinata in zuppe coi legumi e pare vi sia giunta dall’antica Grecia, dove era già consumata in occasione della commemorzione dei defunti.
Il grano andrebbe messo ammollo dal 10 dicembre, cambiando l’acqua mattina e sera, il 12 verrebbe cotto con aggiunta di sale per oltre due ore. Una volta sgocciolato e raffreddato, viene poi unito alla crema di ricotta o di latte in proporzioni variabili.
Va comunque detto che per S.Lucia a Palermo è anche tradizione consumare gli arancini/e di riso.
Per la “mia” cuccia, non avendo a disposizione grano secco da mettere ammollo ho usato grano in barattolo, che ho sciacquato e passato brevemente nel latte.
Per una porzione:
120 g di grano in barattolo
50/60 ml di latte
150 g di ricotta, preferibilmente di pecora
80 g di zucchero
cannella
gocce di cioccolato fondente
scorza d’arancia canditi a pezzetti
Sciacquare il grano in acqua tiepida, sgranando bene i chicchi, sgocciolare e metterli in un padellino antiaderente e mescolando lasciare asciugare a fuoco basso, quindi coprire a filo col latte e lasciar cuocere pochi minuti, mescolando ogni tanto finché il latte non sia assorbito.
Mentre raffredda, lavorare a crema la ricotta setacciata con lo zucchero, fino ad averla ben liscia, quindi unire i canditi, la cannella e le gocce di cioccolato, infine unire il grano, lasciando da parte qualche chicco che sarà usato per la decorazione finale, con qualche goccia di cioccolato e qualche candito.
qui la versione con crema di latte.