le pittèddhe

Questa  ricettina l'ho trovata da Tommaso Esposito, fondatore del Museo di Pulcinella ad Acerra (Na) medico, giornalista ed esperto enogastronomico, nonchè tra gli autori della Guida Espresso Ristoranti.
Rispetto alla ricetta fornita da lui, ho dovuto aggiungere l'acqua, in quanto l'impasto non legava.
Inoltre ho usato la mia confettura di fichi e mandorle  non avendo quella d'uva. E, in fondo, siamo in periodo sia d'uva che di fichi!

Farina di semola rimacinata 200 gr
Olio extravergine di oliva 40 gr
acqua circa 60 ml
confettura casalinga di uva
Una buccia di limone grattugiata (oppure aroma al limone, mezzo cucchiaino)
Un pizzico di sale.
Un pizzico di cannella in polvere

Impastare farina, cannella, limone acqua e olio fino ad ottenere un impasto liscio ed elastico.
Stendere poi la asfoglia in uno strato sottile.
Ricavare dei dischi con il bordo di un bicchiere o con lo stampino.
Porre un cucchiaio di marmellata al centro di ogni disco.

Pizzicare lungo il bordo del disco in modo da dare la forma di cestino.
Un ricciolino di pasta potrà decorare la pittèddha, io ho messo piccoli ritagli di pasta.
Cuocere  in forno caldo 180° fino a quando la pasta non risulterà croccante, circa 15 minuti.
 Sono piacevolmente sfiziose, provatele!