Un dolce che Sal De Riso ha ideato nel 1997, come omaggio alla sua terra, racchiudendo in esso colori e profumi.
La forma rotonda e il colore intenso che ricorda quella del sole, il deciso profumo dei limoni sfusati amalfitani, la morbidezza conferita dalla mandorle, fanno di questa torta un dolce delizioso.
Il consiglio di Sal è quello di usare tutti gli ingredienti a temperatura ambiente, regola valida un po’ per tutti i dolci.
Il consiglio di Milady, avendone la possibilità è di partire dalle mandorle intere (siciliane, che ho sbucciato una per una) e pelarle, lasciandole pochi minuti in acqua bollente fuori dal fuoco, o se avete più tempo, lasciandole a bagno tutta la notte in acqua fredda.
Inoltre le ho tritate non proprio sottilmente, ed è stato piacevole sentirle poi alla degustazione.
Imburrate per bene lo stampo e ricordate di spolverizzare con la farina di mais ed eviterete ….rotture nello sformare il dolce (manco a dirlo, Milady s’è scordata ‘sto passaggio….)
La ricetta è presa dal suo libro, “Dolci del sole”.
Alla fine del post altre ricette di Sal che Milady ha sperimentato.
160 zucchero al velo
130 burro morbido
2 uova
100 g latte fresco
100 g mandorle pelate
80 g farina 00
50 g fecola
2 limoni igp costa d’Amalfi
1 cucchiaino raso di estratto di vaniglia (o mezza bacca di vaniglia)
60 g scorza di limone candita
2 g di sale
farina di mais per lo stampo
Tritare le mandorle fino a ridurle quasi in polvere
Setacciare farina, fecola e lievito e miscelarvi le mandorle
Montare burro e zucchero per circa 5 minuti
Unire la scorza grattugiata dei due limoni, il sale, la vaniglia, e la scorza di limoni candita tritata sottilmente
Amalgamare e aggiungere una alla volta le uova intere a bassa velocità
Aggiungere alla crema di burro e uova il latte, alternandolo con la miscela di farine
Imburrare e spargete di farina di mais uno stampo a cupola di 18 cm di diametro e versare il composto, cuocere a 160 per un’ora.
Sfornare e lasciar intiepidire, quindi sformare la torta ancora tiepida sul piatto di portata, spolverando poi quando sarà fredda con zucchero al velo.