Se c’è un alimento di cui si fanno volentieri scorpacciate in estate e non solo, questo è il gelato.
Oggi l’offerta è variegata, sia a livello industriale che “artigianale” .
Un buon gelato artigianale, dovrebbe essere composto da materie prime naturali, e di qualità, nessun riempitivo e impiego pressoché nullo di addensanti o stabilizzanti.
Partendo da questo principio, per la propria produzione, la famiglia Mennella, grazie al maestro Vincenzo già conosciuta per la loro attività di maestri pasticcieri, entra nel mondo della gelateria con tre punti vendita dedicati, attivi in città nei pressi della pasticceria, (via Vittorio Veneto, 24) a Portici, (via L. Da Vinci, 20) e a Napoli (Via Carducci, 45)
Una volta preparate le basi, vengono miscelati gli ingredienti, pastorizzati e maturati, quindi vengono confezionati sotto vuoto e avviati ai punti vendita, dove viene completata la lavorazione.
La vendita avviene entro due o tre giorni massimo, dopodiché si sostituisce il prodotto con quello “nuovo”
Nei giorni scorsi, presso i loro laboratori si è svolta una degustazione tesa al confronto di gelato e sorbetto prodotto con ingredienti industriali, con quello prodotto con frutta o prodotti freschi o secchi e loro derivati (ad esempio, pasta di nocciole di Giffoni o pasta di limoni della Costiera, prodotte in sede a partire dal prodotto in natura) e aromi naturali e non di sintesi (che comunque sono stati confrontati)
I campioni di gelato sono stati presentati in coppette numerate, e già dal primo sguardo si evidenziava una grande differenza, soprattutto nel colore oltre poi nella consistenza ma soprattutto nel gusto.
Partiti dal gusto fiordilatte, la degustazione è proseguita con altri gusti alla frutta e con i sorbetti, fino al confronto di tre campioni di panna: naturale, “vegetale” e un prodotto industriale contenente addirittura tuorli d’uovo, secondo quanto dichiarato in etichetta.
Quest’ultima comparazione è stata comunque la dimostrazione di come un prodotto naturale al 100% se non trattato adeguatamente può ingannare gusto e vista, poiché la panna naturale, eccessivamente zuccherata e montata è stata inizialmente scambiata per prodotto di laboratorio.
Il campione vegetale, ha addirittura superato una prova di “sospensione”: sollevata e sospesa in aria, la coppetta è restata saldamente ancorata al cucchiaino.
Alla fine della seduta, ci sono state proposte alcune altre specialità della produzione dolciaria: dal torrone con mandorle pistacchi e nocciole appena fatto, al latte di mandorle, di produzione propria, ottenuto esclusivamente da mandorle pugliesi, a deliziosi biscotti…
Cliccando qui potrete trovare la ricetta di una delle specialità della Pasticceria Mennella: la famosa ciambella bignè alla nocciola.