MangiAcerra: quando il territorio si gusta su una pizza.

PicMonkey Collage“MangiAcerra”: quando il territorio si gusta anche con  una pizza.
Una serata, presentata da Laura Gambacorta in collaborazione con Tommaso Esposito, esperto di gastonomia e storico locale,  dedicata ai prodotti dell’agricoltura con coltivazioni  che per anni hanno costitutito il principale reddito locale  e di cui la vasta piana dell’agro acerrano è ricca e ne costituiscono la tradizione territoriale.  Protagonista di questo percorso è Vincenzo di Fiore, pizzaiolo acerrano che sta vivendo il suo momento d’oro, con la sua pizzeria Bella Napoli e con le sue pizze per le quali già abitualmente usa i prodotti tipici di Acerra, popoloso comune a nord di Napoli.
DSC_0240  DSC_0253

Cultura alimentare e gastronomica, si ritrovano in questi prodotti agricoli, alcuni dei quali presidi Slow food,  come il pomodoro San Marzano, l’antico pomodoro di Napoli,   come i fagioli cannellini “dente di morto”, dal colore bianco opaco, la buccia sottile e cottura rapida.  La “ritrovata” Torzella (‘a torza riccia)  una brassicacea, utile nella prevenzione di malattie, la cui coltivazione è stata ripresa di recente e viene essiccata, la cipolla “austegna”  (o da serbo, come le tutte le cipolle con le tuniche colorate) che matura ad agosto con poca piccantezza e caratteristica dolcezza, la zucca lunga napoletana:DSC_0300Prodotti rivalutati e portati avanti dalle aziende agricole acerrane F.lli Castaldo e Agriselva che fanno parte dell’Associazione Ariamo e da Agrigenus. Da ricordare anche il pane cafone acerrano, in versione “palatone”.
Queste le pizze in degustazione per la serata:

DSC_0230Montanarina fritta con Genovese di Cipolla Austegna acerrana
DSC_0239
Pizza con Torzella, Salsiccia di polmone locale e provola
DSC_0257Pizza con Zucca lunga napoletana, Fior di Latte, Provolone del Monaco e Origano DSC_0278Pizza “‘A Cerrana” con fagioli cannellini Dente di Morto (presidio Slow Food), pomodorini gialli, sugna di suino di razza casertana, aglio dell’Ufita, origano e pecorino romano.DSC_0235Pizza “Terra Mia”, con antico pomodoro di Napoli (presidio Slow Food), mozzarella di bufala e basilico.

DSC_0304In chiusura, Il “Migliaccio” di Vincenzo Di Fiore
In abbinamento:
Birra Menabrea 150° anniversario
Birra Menabrea Bock
Nocillo

qui l’album della serata.

Pizzeria Bella Napoli
via Ludovico Ariosto
Acerra (Na)

Post popolari in questo blog

Spaghettoni al sugo di teste di Gamberoni

Borgo Antico di Stabia in festa

La colazione dei pastori sardi: il casu axedu (o casagedu o cagliata acida o ischidu o frue o merca....)