Un sugo semplice e veloce, per condire gli spaghettoni o altro formato di vostro gradimento, per sfruttare fino in fondo le teste dei gamberoni, per i quali ho invece preferito una cottura al sale grosso. Non ci sono dosi precise, vi regolate un po’ secondo il prodotto che avete a disposizione e le boccucce da sfamare. Vi occorre: spaghettoni di Gragnano trafilati al bronzo teste di gamberoni olio extravergine di oliva spicchio d’aglio scorza di limone bio grattugiata vino bianco polpa di pomodoro (per me Polpapiù Cirio ) Staccate le teste dei gamberoni e sciacquatele, pulite i gamberoni eliminate il budello e tenete da parte per la successiva cottura. Per il sugo: Scaldare 1 o 2 cucchiai d’olio in un tegame, aggiungere lo spicchio d’aglio e lasciate imbiondire, quindi eliminarlo (ma se vi piace lasciatelo) Aggiungere le teste di gamberoni (nel mio caso 5) e lasciar cuocere un paio di minuti, intanto schiacciate per bene le teste con un cucchiaio di legno, lasciando f...
A Castellammare di Stabia (NA) nel Borgo Antico , il 7 dicembre scorso è stato celebrato l'inizio del Natale. Castellammare di stabia: scorci del borgo antico e street food palermitano e napoletano "Borgo Antico Stabia in festa ", la programmazione per le festività natalizie ha preso il via in Piazza Municipio, all'ingresso del borgo antico il 7 dicembre scorso. L'evento promosso dal comitato " Borgo Antico di Stabia " punta alla valorizzazione, al recupero e alla salvaguardia del borgo antico di Castellammare di Stabia . Locandina del Programma Borgo Antico di Stabia in festa Il programma prevede iniziative musicali, laboratori Slow food pe...
Originario delle subregioni della Barbagia e dell'Ogliastra, " su casu axedu " un formaggio fresco dalla consistenza morbida e quasi budinosa, dal gusto piuttosto delicato e leggermente acidulo, è conosciuto in tutta la Sardegna con tantissimi altri nomi (fiscidu, latti callàu, casagedu, frughe, cagiada, per citarne alcuni). E' un P.A.T. ed è conosciuto anche come "colazione dei pastori" in quanto era da essi preparato col latte ovino appena munto. Il siero prodotto era bevuto a digiuno, a scopi depurativi. Tutt'oggi viene preparato con tecniche il cui uso pare risalga addirittura ai nuragici con latte ovino crudo (da pecore di razza sarda) ma c'è anche una versione di latte ovino e caprino misti (nella sub regione del Sarrabus). Il periodo migliore per la produzione va da dicembre a luglio. Il latte viene portato a circa 35/ 37° e inoculato con caglio di agnello, capretto o vitello e lasciato quindi cagliare a temperatura ambiente. Il ...