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Visualizzazione dei post da ottobre, 2012

Cantucci al limone e pistacchio.

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Profumatissimi al limone, la ricetta di questi dolcetti adatti per il tè è presa da “La Cucina Italiana” di ottobre. Ho usato scorze di limone candite che avevo già e granella di pistacchio anziché i pistacchi interi. Vi riporto gli ingredienti e il procedimento cosi come sono pubblicati: 310 g di zucchero 220 g di farina 100 g di pistacchi sgusciati e pelati,  2 uova grandi 2 limoni non trattati 6 g di lievito in polvere sale Lavare e sbucciare i limoni, e bolline le scorze (con la parte bianca), 3 volte, coprendole d’acqua e cambiandola ogni volta. Sgocciolare, coprirle con 200 g di acqua e 150 g di zucchero, cuocere a fuoco bassissimo per 40 minuti, finché non saranno sciroppose, quindi lasciar raffreddare, e spezzettarne 60 g. Mescolare la farina con il lievito, unire 160 g di zucchero, i pistacchi, le scorze di limone candite e spezzettate e un pizzico di sale. Incorporare le uova sbattute e lavorare, il composto alla fine sarà compatto ma lievemente umido. Pot...

Sweetlyaxidie 2012–Corso conclusivo con Giacomo De Simone.

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Si chiude in bellezza Sweetlyaxidie 2012, con un corso a numero chiuso, che si è svolto nelle cucine de “le Axidie”, e tenuto dallo chef Giacomo De Simone. Giacomo dopo aver frequentato la scuola alberghiera di Vico Equense, ha girato un po’ tutta l’Italia, dirigendo cucine di famosi ristoranti.  Tornato nella sua terra, con un bagaglio di esperienze di tutto rispetto,  approda a “Le Axidie”, dove dirige il ristorante “Punta Scutolo”. La sua è una cucina semplice e gustosa,  senza fronzoli, tradizionale ma innovativa e fantasiosa al tempo stesso, che privilegia stagionalità e territorialità dei prodotti usati. Il tema della lezione è stato il cenone della vigilia, che ha interpretato vivacizzando le preparazioni, in cui però non mancano gli ingredienti tradizionali. Tutti i partecipanti sono stati attivamente coinvolti nella preparazione del menù. Si comincia  con   “L’insalata di rinforzo secondo me”. L’insalata di “rinforzo”, non può mancare sulle...

giochiamo con gli stampini

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Una frolla alle mandorle, ma può andar bene qualunque frolla, per giocare un po’ con stampini e pennarelli alimentari e sentirsi un po’ bambini… I biscotti sono stati colorati con pennarelli alimentari. Ottimo modo per tenere impegnati grandi e bambini nei prossimi, lunghi, piovosi pomeriggi invernali… 170 g di farina 50 g di burro 60/70 g di zucchero a velo 1  uova sale q.b. 20 g di farina di mandorle 1 g di  lievito in polvere 1 cucchiaino di estratto di vaniglia o una bacca di vaniglia 1  cucchiaino di aroma al limone o scorza di un limone grattugiato Si mette tutto nel mixer e si lavora brevemente. Si compatta, si lascia riposare in frigo, la classica mezz’ora o più, può anche essere fatta un paio di giorni prima. Si stende allo spessore di 1/2 cm , si tagliano i biscotti con gli stampini preferiti e si mettono sulla placca del forno imburrata o rivestita con carta forno. Cottura a 180° 10/12 minuti. Si colorano una volta raffreddati.  

padellata di patate e porcini (con coniglio…)

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Un contorno semplice e saporito… vi occorre, in proporzione variabile, secondo le bocche da sfamare: Patate, funghi porcini freschi o congelati pomodori secchi vino bianco olio all’aglio oppure olio evo e 1 spicchio d’aglio sale, Tagliare i funghi a pezzetti piccoli, scaldare l’olio in padella, eventualmente aggiungendo lo spicchio d’aglio schiacciato, quindi unire i funghi. Farli rosolare,  unire un po’ di vino bianco, far sfumare e cuocere circa 15 minuti, coperto. Togliere i funghi dalla padella e tenerli da parte. Sbucciare le patate (eventualmente potete usare anche patate lesse avanzate), tagliarle a pezzettoni. Lavare i pomodori secchi e ridurli a pezzettini. Nella stessa padella di cottura dei funghi, scaldare ancora un po’  d’olio, quindi rosolare le patate e i pomodori. A cottura semi ultimata delle patate, unire i funghi e far cuocere ancora alcuni  minuti per insaporire bene. Ho servito come contorno di coscette di coniglio, cotte semplice...

Bicchierini con frangipane alla mela annurca

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Queste Bicchierini, non sono altro che una presentazione diversa di questa torta , fatta l’anno scorso. Quest’anno l’ho rifatta, facendo apposta una  quantità di ripieno maggiore. La pasta frolla è sostituita dai bicchierini in cialda croccante, che sono  normalmente in uso per i gelati,  e che si trovano in vendita al supermercato. la composizione dei bicchierini, per il resto è uguale alla torta: Una cucchiaiata scarsa di ripieno sul fondo della cialda e uno strato di crema frangipane , lasciando libero il bordo del bicchierino. Cottura a 170° per circa 15 minuti,  e si lascia raffreddare. Si ricopre con la meringa svizzera, le mandorle a filetti e si passano pochi minuti al grill o in alternativa col cannello per fiammeggiare, affinché si colorino. Pronti da gustare!!!

Sweeltyaxidie, "Sapori del Sud e nuove tendenze: a tu per tu con i grandi chef"- Giacomo De Simone

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Vico Equense. Mancano meno di due mesi al cenone della Vigilia e, sabato 27 ottobre , al Resort Le Axidie, si possono già fare le “prove generali” per il menù da proporre ad amici e parenti in occasione delle prossime festività natalizie. A illustrare e spiegare le ricette presentate ci sarà Giacomo De Simone , head chef del Ristorante “Punta Scutolo” e appassionato conoscitore della gastronomia territoriale. Per l'ultimo degli appuntamenti della rassegna Sweeltyaxidie, "Sapori del Sud e nuove tendenze: a tu per tu con i grandi chef", edizione 2012, De Simone presenterà la sua versione di alcuni piatti tipici della tradizione natalizia: Fritto misto; Insalata di rinforzo secondo me; Mezzo pacchero ripieno con baccalà su guazza di vongole e Tortanette fritte, sono le portate del menù previsto per la lezione del 27 ottobre. I corsisti, come sempre, riceveranno cadeaux offerti da Pavoni Italia, Caffè Lavazza e Molino Caputo e pranzeranno tutti assieme, in compag...

Polpettica: da Napoli a Beirut, passando per Matera….

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Polpette a gogò e per tutti i gusti, nella serata  da tutto esaurito, promossa da Slow Food e  Napoli Mia , che ha celebrato la polpetta, non solo napoletana ma anche estera, in versione vegetariana o di carne. Di “Polpetta” si comincia ad avere notizia nel 1400 ad opera di Maestro Martino, che nel suo “De arte coquinaria”, indica la carne della coscia, di vitello o di cervo, adatta per le polpette, che allora erano simili ai nostri involtini, fatte appunto con carne a fette, anziché tritata, come le conosciamo oggi: “Carne grossa di bove et de vacca vole esser allessa; carne de vitello, zioè il pecto davanti è bono allesso, et la lonza arrosto, et le cosse in polpette.” Le polpette con carne trita, come le conosciamo oggi, saranno note  dal Cavalcanti in poi. Nel 19° secolo a Istanbul, le polpette, di pane uova, prezzemolo e aglio sono fritte, e vengono chiamate “belle gambe di donna”. E, prima di cominciare questo insolito viaggio, un giro in cucina, col permesso...

crema brulè alle amarene.

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Un delizioso, godurioso dessert al cucchiaio, da gustare direttamente dai barattolini o coccottine  in cui viene passata in forno. Una crema pasticciera, con un croccante strato di zucchero caramellato in superfice, a cui ho dato un tocco in più con l’aggiunta di amarene sciroppate. Per la crema, ho usato questa ricetta, di Sal de Riso: 260 ml di latte fresco 110 ml di panna fresca 90 g di tuorli 90 g di zucchero 30 g di amido di mais 2 g di sale scorza di 1 limone grattugiata (io 1 cucchiaino di aroma al limone ) 1/2 bacca di vaniglia (io 1/2 cucchiaino di estratto di vaniglia ) zucchero semolato o di canna per la finitura.   Miscelare il latte e la panna, unire gli aromi,  il sale e portare a bollore, quindi tenere un attimo da parte. In una pentola a parte, lavorare i tuorli con lo zucchero, unire l’amido setacciato e amalgamare bene, quindi, a filo, unire la miscela di latte e panna bollente, mescolando in continuazione, sciogliendo bene eventuali grumi...