Originaria della Cina, l’albicocca deve la sua diffusione nel Mediterraneo ai Romani prima e agli arabi dopo.
Di basso apporto calorico, è invece ricca di minerali e vitamine A e C che sono tra l’altro amiche dell’abbronzatura oltre che anti radicali liberi, protettive della pelle e della vista. La stagione di raccolta va da giugno ad agosto. Piuttosto deperibili vanno consumate al massimo entro 3/4 giorni, ma sono diffuse anche nella versione secca (da preferire quelle senza solfiti) o sciroppate. Adatte a preparazioni dolci e salate, in cucina il loro uso è molto diffuso, sia per conserve e gelatine che per torte e gelati, succhi di frutta e sorbetti.
Da ricordare che dal nocciolo viene estratta l’armellina, la mandorla amara, molto usata in pasticceria per amaretti e liquori, ma bisogna tenere presente che un uso eccessivo di armelline può essere pericoloso, in quanto contengono acido cianitrico.Proprio ieri mi è stato fatto da Rita il gradito omaggio di albicocche di un primo raccolto della stagione, quindi ne ho approfittato subito per farmi un clafoutis di albicocche, tanto semplice e veloce da preparare quanto delizioso, recuperando anche qualche mandorla e una manciata di uvetta avanzata, insieme a un po’ di panna da cucina.
Di basso apporto calorico, è invece ricca di minerali e vitamine A e C che sono tra l’altro amiche dell’abbronzatura oltre che anti radicali liberi, protettive della pelle e della vista. La stagione di raccolta va da giugno ad agosto. Piuttosto deperibili vanno consumate al massimo entro 3/4 giorni, ma sono diffuse anche nella versione secca (da preferire quelle senza solfiti) o sciroppate. Adatte a preparazioni dolci e salate, in cucina il loro uso è molto diffuso, sia per conserve e gelatine che per torte e gelati, succhi di frutta e sorbetti.
Da ricordare che dal nocciolo viene estratta l’armellina, la mandorla amara, molto usata in pasticceria per amaretti e liquori, ma bisogna tenere presente che un uso eccessivo di armelline può essere pericoloso, in quanto contengono acido cianitrico.Proprio ieri mi è stato fatto da Rita il gradito omaggio di albicocche di un primo raccolto della stagione, quindi ne ho approfittato subito per farmi un clafoutis di albicocche, tanto semplice e veloce da preparare quanto delizioso, recuperando anche qualche mandorla e una manciata di uvetta avanzata, insieme a un po’ di panna da cucina.
Ingredienti per 2 porzioni abbondanti:
3 albicocche
1 uovo
30 g farina
50 ml latte
20 ml circa di panna da cucina
25 g di zucchero
1 cucchiaio di amaretto
avanzi di mandorle e uvetta
Lavare e sbucciare le albicocche e tagliarle a spicchi o pezzettoni, lavare anche l’uvetta e asciugarla e le mandorle, che poi taglierete a lamelle.
In una ciotola lavorare l’uovo con lo zucchero, unire l’amaretto, il latte e la panna e dopo aver miscelato bene la crema, unire la farina setacciata.
Ungere una teglietta, sistemarvi in un solo strato le albicocche e versare la crema di uovo.Completare cospargendo con l’uvetta e le mandole a lamelle.
Cuocere a 170° circa 15 minuti o poco più fino a doratura, facendo attenzione a non farlo seccare troppo.
Consumare tiepido o freddo.
Di seguito i link di altre ricette con le albicocche:1 uovo
30 g farina
50 ml latte
20 ml circa di panna da cucina
25 g di zucchero
1 cucchiaio di amaretto
avanzi di mandorle e uvetta
Lavare e sbucciare le albicocche e tagliarle a spicchi o pezzettoni, lavare anche l’uvetta e asciugarla e le mandorle, che poi taglierete a lamelle.
In una ciotola lavorare l’uovo con lo zucchero, unire l’amaretto, il latte e la panna e dopo aver miscelato bene la crema, unire la farina setacciata.
Ungere una teglietta, sistemarvi in un solo strato le albicocche e versare la crema di uovo.Completare cospargendo con l’uvetta e le mandole a lamelle.
Cuocere a 170° circa 15 minuti o poco più fino a doratura, facendo attenzione a non farlo seccare troppo.
Consumare tiepido o freddo.
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