Un morbido lievitato a base di farina integrale macinata a pietra con una leggera copertura solida e al tempo stesso morbida di “fondant”, cannella e semi di finocchio, miele, olive candite, fichi secchi, olio extravergine, mele e noci, messi insieme ad arte, in un tripudio di profumi e sapori per un dolce ispirato a quelli degli antichi pompeiani e prodotto con questi ingredienti in quanto già conosciuti ( a parte lo zucchero) a quel tempo.
”Settanta9 d.c.” è il nome di questo particolare dolce che ha valso al suo creatore Salvatore Gabbiano (rinomato pasticciere di Pompei) a novembre scorso, il primo posto per il “Panettone Artigianale Creativo” alla rassegna torinese “Una mole di panettoni”.
Salvatore Gabbiano, socio dell’Accademia Pasticcieri Italiani, comincia a mettere le mani in pasta quasi da bambino, a 12 anni, con una passione per i dolci che affonda le radici nella storia dell’antica Pompei.
Figlio di un mosaicista, trascorre infatti alcune delle sue estati da bambino negli scavi di Pompei, dove suo papà lavorava e dove lo seguiva (per evitare di stare in strada) quando finivano le scuole. Già a 7 o 8 anni a Salvatore, affascinato dalle scene illustrate dai mosaici che decorano pavimenti e muri delle ville dell’antica città, piaceva immaginare la vita dei suoi antichi coetanei e fantasticava sui cibi e i dolci di cui si nutrivano.
E dalle mattonelle, le “tessere” e i colori di quei mosaici, viene ispirato Salvatore per un’altra sua creatura “Il dolce dei Misteri” prima ancora che creasse ”Settanta9 d.c.”.
A quel tempo lo zucchero come abbiamo detto, non era ancora conosciuto. Il principale dolcificante dell’epoca era sicuramente il miele, che unito alla frutta secca e alla farina (e talvolta ai formaggi), costituiva la base dei dolci serviti nella “secundae mensa” in genere solo per i ricchi e in occasione di banchetti e feste importanti.
Abbiamo potuto assaggiare “Il dolce dei Misteri” nel periodo post natalizio con Tonia e con la giornalista Carmen Davolo ospiti di Salvatore, direttamente nella sua pasticceria “Dulcis in Pompei”: un ambiente elegante e rilassante (è anche sala da tè) a pochi minuti dagli scavi e dal Pontificio Santuario della Beata Vergine di Pompei.
Una tisana fumante, di cui in pasticceria è disponibile una vasta scelta, un delizioso assaggio di praline e biscotteria e poi finalmente questo dolce che una volta assaggiato diventa coinvolgente: difficile fermarsi, facile finirlo tutto, crea assolutamente dipendenza, e si riallaccia a quel periodo storico, ripercorrendone usanze e sapori.
Gradevolissimo al palato e alla masticazione, per niente stucchevole, è dedicato alla famosa Villa dei Misteri che all’epoca era nei pressi del porto. Con un guscio di frolla con farina macinata a pietra come allora, con noci, fichi secchi, miele, datteri, uva sultanina, pinoli e vino passito, ne simboleggia ricchezza (la frutta secca è anche di buon augurio) e misteri, dal caldo colore ambrato ha l’aspetto di una “riggiola” una mattonella che potrebbe essere benissimo pezzo di un pavimento antico o un tassello di mosaico.
Grazie alla sua composizione si conserva a lungo, senza che sia necessaria l’aggiunta i additivi ed è comodo da trasportare anche in viaggio.
Il dolce dei Misteri e Settanta9 d.c. sono dolci disponibili tutto l’anno.
A “Dulcis in Pompei” si possono trovare anche tutti i dolci della tradizione campana, oltre ad un vasto assortimento di dolci e lievitati da colazione ed una vasta scelta di praline, prodotti tutti nel laboratorio di “casa”.
Si può parcheggiare sulle strisce blu o nei parcheggi nelle immediate vicinanze.
qui altre foto del dolce pomeriggio.
Pasticceria Gabbiano
Via Lepanto, 153
Pompei (Na)
Tel. 0818636305