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Castiglione di Sicilia (CT) - Si é svolta la settima edizione di “Etna e CHIC Chef”, l’evento organizzato dall’Associazione Chic.
Pietro d’Agostino, chef Chic, 1 stella Michelin, ha scelto quest’anno come contesto le falde dell’Etna, che dal 2013 è patrimonio dell’Unesco.Un territorio ammaliante e unico nel suo genere, quasi surreale… distese di lava stratificata, natura incontaminata dai colori vivi, storia, sapori, profumi, accoglienza e cordialità, e il fascino della vendemmia per un evento che ha raccontato, esaltandole, le tradizioni millenarie eno-gastronomiche di una terra proiettata verso il futuro, dalla bellezza unica ed incomparabile.La prima parte della giornata si è svolta a Passopisciaro, nel cuore della Valle dell’Alcantara, presso le Cantine Graci, dove è stato possibile ammirare anche la vecchia bottaia e un antico torchio e dove con il direttore di Chic Chef, Raffaele Geminiani, il padrone di casa e presidente dell’Associazione Provinciale Cuochi Etnei, Seby Sorbello, ed il presidente nazionale della Federazione Italiana Cuochi, Rocco Pozzulo, alla presenza di giornalisti, docenti universitari ed esperti del settore si è tenuta una conferenza – dibattito sulla tradizione e l’evoluzione della cucina siciliana, seguita da una degustazione di prodotti e formaggi del territorio e dal cooking show di Giovanni Grasso, Giuseppe Santoro e Giuseppe Raciti, chef emergenti, che hanno preparato piatti della tradizione e la versione rivisitata degli stessi.Di sera la cena di gala in un’altra esclusiva location, quella del “Pìcciolo Golf Club”, a Castiglione di Sicilia (CT).Qui, provenienti un po’ da tutta l’Italia, otto Chic- chef stellati, Marco Sacco (presidente Chic), Giuseppe Bonsignore, Felice Lo Basso, Carmine Nozzolino, Simone Strano, Andrea Ribaldone, Sebastiano Sorbello, Martina Caruso e il patron della manifestazione Pietro D’Agostino, hanno creato con ingredienti locali quali uova, porcini, mandorle di Avola, pistacchio di Bronte, mosto di fichi d’India e altre delizie, piatti tradizionali (con qualche divagazione fuori regione, come la colatura di alici usata da Azzolino, o un risotto alla milanese in versione siciliana).Dalla Campania, con i suoi gelati, Pina Molitierno, che per l’occasione ha prodotto un gelato al vino rosso dell’Etna e un sorbetto al Pistacchio di Bronte su base di mandorla.Per l’occasione ho avuto modo di essere l’aiutante in campo di Pina, coadiuvandola e seguendo le varie fasi della preparazione del gelato (avvenuta non senza difficoltà), dalla miscelazione delle polveri alla preparazione della “pastorizzata” senza il pastorizzatore ma con l’ausilio di un comune fornello.Per la lavorazione preliminare siamo state ospiti nelle cucine del “Pìcciolo” e abbiamo avuto con noi la splendida brigata con gli chef Carmine, Gaetano e Luca (in ordine alfabetico!) che ci hanno messo a disposizione cucina e dispensa e hanno collaborato con noi con grande disponibilità e simpatia, facendoci sentire parte integrante della brigata stessa e che ringraziamo di cuore.
Per la seconda fase della lavorazione, la trasformazione della base in gelato e sorbetto, abbiamo avuto a disposizione il laboratorio e il mantecatore della Dolceria Caffè Simpaty di Linguaglossa, anche a loro va il nostro grazie.Un grazie speciale, infine allo chef Pietro d’Agostino e al direttore Chic Raffaele Geminiani per aver voluto Pina (e anche Milady) a Etna e CHIC Chef, dandoci la possibilità di vivere una fantastica esperienza che ci ha anche permesso di vagabondare e conoscere una parte di Sicilia ancora (a noi) sconosciuta.
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