Portici, città di antiche dimore nobili del ‘700 napoletano, quando i nobili si stabilivano qui, per la salubrità dell’aria e la bellezza dei posti, dando vita a quello che oggi viene definito “Miglio d’Oro”, tra Vesuvio e mare.
Nella dipendence di una di queste dimore, Palazzo Pagliano, ha sede “Cieddì ristorante " : una sala elegante e accogliente, con annessi uno splendido giardino fruibile d’estate, un orto, o meglio il VesuviOrto (che mi ricorda un po’ quelli degli antichi pompeiani), a coltivazioni completamente biologiche, che soddisfa quasi totalmente le necessità del ristorante in tutte le stagioni e un agrumeto.
Una parte del locale, con ingresso indipendente, è adibita a braceria - panineria - birreria - wine bar e a richiesta, anche una piccola parte della cantina che offre circa 600 etichette nazionali ed estere, è prenotabile per una degustazione.... romantica.Le proposte culinarie, tutte con particolare attenzione alle materie prime utilizzate, tra cui molti presidi Slow Food, spaziano dai piatti della tradizione locale a quelli creati dall’estro dello chef, Nunzio Spagnuolo, che dopo altre esperienze, tra cui quelle al Villa Marina di Capri e all’Antica trattoria di Sorrento, è arrivato al Cieddì da circa un mese.La sua cucina, oltre che dalla grande vena mediterranea è contraddistinta dalla cottura della pasta....al chiodo!
Pane " a otto giorni" della tradizione antica rurale di San Sebastiano al Vesuvio, preparato con criscito e cotto in forni a pietra refrattaria sorrentina, cotture al vapore, o marinati, stimolanti profumi e sapori di erbe e piante del VesuviOrto, leggerezza, hanno distinto i piatti che lo chef ha preparato per il nostro pranzo tra blogger e che abbiamo divorato in un'atmosfera rilassante, coccolate da buona musica, dopo essere state accolte con un brindisi di benvenuto da Gino Oliviero, che dirige la sala, e da Carmine e Pietro d’Orsi. Cominciamo con una deliziosa ricciola marinata, con yogurt di bufala e un sorbetto di mela verde.
Insalata di baccalà, con lupini, cucunci e cipolla rossa in agrodolce, e oltre ai broccolo appena scottati e alle olive nere, non si vedono, ma ci sono anche mandorle croccanti….
Frittatina di maccheroni, con ricotta e maionese di pomodori….street food moderno….
Spaghetti al tonno, con salsa carbonara ed erbe spontanee del VesuviOrto…tra orto e mare!
Paccheri cacio e pepe si sfilacci di genovese con carote e crema cacio e pepe (dimenticato di fotografare, inebriata dai profumi e dal sapore intenso…)
Branzino con anice stellato, liquirizia e limone, un’ondata di profumi e aromi ,delicato, cottura a vapore e ispirazione francese….
Lo chef avrebbe voluto continuare, ma chiediamo di passare al dessert…
Granita di ananas e rosmarino: quest’accostamento, mi ha ispirato un plum cake più casalingo.
E infine, un dolce dal nome singolare: “Il giardiniere è passato di qua”:
Un bob bon di cioccolato fondente, con copertura di pistacchio di Bronte, su tronco di cioccolato bianco e salsa al caffè….
Magari questo giardiniere passasse anche da casa mia!
Coccole finali, con pralineria assortita e a richiesta, anche tè e tisane.
qui, altre foto.
Via Salvatore Pagliano, 5
80055 Portici Napoli
081 775 2502
info@ristorantecieddi.it
Aperti a pranzo e cena dal lunedì al sabato.
Domenica aperti a pranzo
con parcheggio privato
menù degustazioni dai 35 euro.