Attenti a quei Due

La raffinata cornice dello Yacht Club di Marina di Stabia, con la sua grande piscina a specchio, ha ospitato la mega festa per i 20 anni di attività del pizzaiolo Enzo Coccia e dello chef stellato Peppe Guida, patron del “Nonna Rosa” di Vico Equense, due grandi “ enfats terribles”  dell’arte culinaria Campana.

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Con la sua seconda PizzAria, aperta circa 20 anni fa e prima pizzeria ad entrare nella Guida Michelin, Enzo Coccia, già affermato pizzaiolo, fa da apripista per la nuova idea di valorizzazione, pur restando nella più profonda tradizione, della Pizza Napoletana, ponendo  l’attenzione  agli  impasti e alla qualità dei condimenti,  con creatività ed esperimenti, trasformando la pizza in un prodotto d’identità territoriale.

Peppe Guida, autodidatta, dopo un ‘esperienza all’estero con gli amici, capisce che la cucina è la sua strada. Nel ‘94, Peppe inizia nella rosticceria di famiglia, ma nel corso del tempo comincia a sentire l’esigenza di cambiare, intraprendendo il percorso, peraltro non accettato subito dai suoi clienti,  che ha trasformato la vecchia rosticceria nell’attuale “Osteria Nonna Rosa” e ha portato la stella Michelin.

Oggi Enzo e Peppe non si fermano, ma prendono questo traguardo  come nuovo punto di partenza, per ulteriori percorsi, mirando al coinvolgimento delle nuove generazioni.PicMonkey Collagefo Ovviamente la pizza, classica al forno, con lo staff di Enzo Coccia  e fritta e ripiena, con la supervisione di Francesco, figlio di Peppe è stata le protagonista della serata, “Pizz@, pizze e P…”. ” aperta da un buffet di pane alle noci, cotto con forno a legna e preparato da Francesco, con cui si è degustato Provolone del Monaco Dop e prosciutto crudo tagliato al coltello, e mozzarelle di bufala dop con ricottine del caseificio Il Casolare di Alvignano, il tutto accompagnato da vini Cantina Tollo e Fattoria La Rivolta, liquori dell’Antica Distilleria Petrone , mentre, Ferrarelle ci ha dissetato dal bar allestito su una simpatica Ape Car Rossa, presente anche qui!

Particolare attenzione è stata posta agli allestimenti nel pieno rispetto dell’ambiente, con l’utilizzo di tovaglie e pratiche stoviglie Duni  completamente biodegradabili .PicMonkey CollagenoSvelato a fine serata il “mistero” della terza “P”..il panzarotto ripieno di polpetta, must di benvenuto,  all’Osteria,  preparato da Nonna Rosa stessa, che non ha fatto mancare le sue mitiche graffette fritte.Come pre dessert, sfiziosi pizza – biscotti con base di sablè bretone, ricotta e pomodori canditi e la deliziosa Santarosa scomposta, creazione di Francesco, con cui ha vinto l’edizione del Santarosa Conca Festival di quest’anno.PicMonkey CollagedeImmancabile la torta finale naturalmente a tema: una deliziosa zuppa inglese, con base di croccantino, con crema, amarene e pan di spagna inzuppato con alchermes, presentata….sotto mentite spoglie, come una pizza margherita gigante ha chiuso la serata di festa splendidamente riuscita (e con la perfetta direzione organizzativa di Laura Gambacorta).PicMonkey Collageto

qui le altre foto della serata.