la Guida alle Trattorie di Napoli. Storie, luoghi, e ricette della tradizione, di Giulia Cannada Bartoli
La Biblioteca Nazionale, al Palazzo Reale di Napoli, gremitissima per l’occasione, ha fatto da scenario alla presentazione, in grande stile, per la Guida alle Trattorie di Napoli, della giornalista Giulia Cannada Bartoli.
Le quasi 500 pagine, non sono una semplice giuda, ma raccontano l’emozione e un lavoro durato tre anni, fotografia di momenti di storia, della Napoli meno nota alle cronache, laboriosa e dal cuore pulsante, vista attraverso generazioni di ristoratori che ne hanno vissuto l’evoluzione, passando dall’esercizio della “mescita” di vino, del secolo scorso, alla cantina, alla taverna, alle trattorie odierne.
Famiglie cresciute e legate al quartiere dove è nata la trattoria di famiglia, in cui veniva servito da mangiare giornalmente ai lavoratori che magari costruivano quello stesso quartiere, e giornalmente si faceva la spesa nell’epoca in cui era inesistente il frigorifero, ma nonostante i tempi cambiati, hanno mantenuto la tradizione della spesa giornaliera.
Trattorie, dove a costo nettamente inferiore ad una qualunque catena fast food, si mangia ad una qualità decisamente più alta, secondo le ricette della più rigorosa tradizione napoletana, di cui non mancano, nel libro, le relative ricette.
Il brindisi finale, dopo gli autografi d’obbligo, con la partecipazione dell’Associazione Donne del Vino della Campania.
Prossime presentazioni:
11 dicembre Circolo Canottieri Napoli, h. 18,00 ;
12 dicembre Benevento, presso Una Molino hotel ristorante Le Macine, h. 19,30;
18 dicembre Pozzuoli, Villa di Livia (zona comprensorio Olivetti) , h. 18.30
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