Meno comune del migliaccio di semolino, questa versione, dal gusto più delicato e senza uova, è fatta con farina di mais bianca e uvetta (i “passi”) e pinoli, assenti in quello di semolino.
La ricetta è tratta dal libro di Jeanne Caròla Francesconi “La cucina napoletana”.
Rispetto a quella sul libro ho solo dimezzato le dosi.
500 ml di acqua
75 g farina di mais bianca
15 g di burro
20 g di zucchero
sale
scorza grattugiata di limone
20 g di pinoli
20 g di “passi”
un pizzico di cannella
zucchero a velo
bollire l’acqua con cannella, zucchero, limone, burro e sale.
Versare a pioggia la farina e cuocere circa 20 minuti, fino ad ottenere una polenta.
Fuori dal fuoco unire passi e pinoli, e volendo arricchire, dadini di frutta candita.
Mescolare il tutto, se troppo asciutto aggiungere un po’ d’acqua tiepida (o latte), e versare in una teglia unta di circa 20 cm.
Cuocere circa 40 minuti, finché non risulti dorato.
Sformare quando è freddo e spolverare con lo zucchero al velo.