Il Migliaccio (di Eduardo Estatico)

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Eccovi un’altra versione di questo dolce di carnevale.

I Migliacci di semolino si assomigliano un po’ tutti: come tante ricette popolari, le dosi e gli ingredienti possono variare, anche se di poco, da famiglia a famiglia, ma resta sempre un dolce delizioso.

Questa versione, che vi consiglio vivamente di provare, è tratta da un libro, le cui pagine sono come quelle di un quaderno di ricette che ognuno potrebbe avere in casa, L’arte di cucinare alla napoletana” di un giovane chef napoletano, Eduardo Estatico.

Rispetto alla ricetta riportata sul libro, sono state dimezzate le dosi.

vi occorre:

500 ml di latte

125 g di semolino

250 g di ricotta (Eduardo consiglia quella di Agerola)

1 bacca di vaniglia

50 g di burro

3 uova

150 g di zucchero

scorza di un limone, intera

zucchero al velo per la finitura.

Scaldare  il latte con la scorza di limone e la bacca di vaniglia incisa, quando accenna a bollire, versare a pioggia il semolino e mescolando, cuocere ancora fino ad avere un composto cremoso.

Eliminare la scorza  di limone, unire il burro, mescolare e far raffreddare.

Setacciare la ricotta, unire uova e zucchero, lavorare col cucchiaio di legno quindi aggiungere il semolino, e continuare a mescolare fino ad avere un composto senza grumi,  tenendo presente che  sarà comunque granuloso per via del semolino.

Mettere in un “ruoto” imburrato (tipo quelli bassi, da pastiera) e cuocere a 180 finché non sarà ben dorato, circa 40 minuti.

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Quando è freddo sformate e rifinire con lo zucchero al velo, gustatelo da solo, o accompagnato dal classico sanguinaccio.

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