Scrittore, gastronomo. critico letterario…
Chi non ha mai sentito parlare di Pellegrino Artusi, alzi la mano.
Il libro – manuale, La Scienza in cucina e l’arte di mangiar bene, pubblicato la prima volta nel 1891 è considerato tra i grandi classici della cultura gastronomica italiana e internazionale.
Per Artusi la buona tavola è espressione di gusto e gioia di vivere.
Nel libro, che riunisce ricette del nord e del sud, in un mix di piatti umili e di grande tradizione, sono presenti inoltre consigli d'igiene, aneddoti, consigli di economia domestica, galateo, il tutto con straordinaria attualità.
In questi giorni lo sfogliavo, e la ricetta dei passatelli mi è saltata all’occhio, perché un buon primo in brodo in questi giorni di freddo ci sta bene e anche perché permette di riutilizzare il pane secco una volta grattugiato.
Ho fatto la ricetta più semplice, è tuttavia possibile aggiungere all'impasto filetto di manzo tritato per avere degli ottimi passatelli di carne.
Ecco le dosi per due, quindi dimezzate, dei passatelli dell’Artusi.
80 g di pane grattugiato
15 g di midollo di bue
35 g di parmigiano grattugiato
1 uovo
1 tuorlo
scorza di limone o noce moscata
1/2 litro di brodo
ho messo nel mixer il pane grattugiato, il formaggio, il midollo e la scorza di limone e ho frullato circa 30 secondi, per amalgamare bene il tutto.
Ho travasato il composto in una terrina, ne ho tenuto da parte un paio di cucchiaiate abbondanti, ho aggiunto uovo e tuorlo e ho impastato tutto.
Il risultato dev’essere un composto alquanto sodo, se troppo morbido, unire poco alla volta il pangrattato tenuto da parte.
Ora preparatevi a far lavorare un po’ i pettorali , che vi ringrazieranno: mettete il pastone nello schiacciapatate col disco a fori larghi e spremete i passatelli sul telaio secca pasta o se avete abbastanza forza da schiacciare tutto in una volta, direttamente nel brodo bollente.
Pochi minuti di cottura,circa 5 e sono pronti, con un’ulteriore spolverata di parmigiano, per scaldare cuore e anima in una fredda giornata come oggi.