Dai nostri inviati.
Del tour San Daniele, il prosciutto per ogni pane italiano, vi avevamo già dato notizia nel post dedicato.
Le tappe a Napoli, del 8 e 9 marzo scorsi, nella piacevole ambientazione di Città del Gusto del Gambero Rosso , hanno visto protagonisti nell’iniziativa promossa nel 2011 dal Consorzio del Prosciutto San Daniele (per i suoi primi 50’anni e per partecipare al 150° dell’unità d’Italia), oltre al Prosciutto San Daniele, il Pane Napoletano di Città, meglio conosciuto come Pane Cafone, il Pane a Canestrella e il Pane di San Sebastiano.
Il Consorzio detiene il Disciplinare di Produzione,vigila sulla sua corretta applicazione, garantisce la tracciabilità dei prosciutti e tutela il marchio del Prosciutto San Daniele, che dal 1996 è riconosciuto dall’Unione Europea come prodotto a Denominazione di Origine Protetta, tutelando la limitata zona di origine e l’unicità delle tecniche di lavorazione.
I prosciutti, ottenuti unicamente da maiali italiani, contengono come unico “additivo” sale marino: il microclima di San Daniele del Friuli, (i venti freddi che arrivano dalle Alpi Carniche, che s’incrociano con quelli caldi provenienti dall’ Adriatico) fa il resto.
Le tecniche di lavorazione attuali, discendono da quelle dei Celti, che sono stati i primi stabilirsi in quelle zone e ad usare il sale per la conservazione delle carni, sperimentando il fatto che quel particolare clima e la salatura delle carni consentivano di conservarle nel tempo, migliorandone il gusto.
Durante la degustazione, i partecipanti hanno potuto assaggiare il Prosciutto San Daniele in abbinamento ai tre tipi di pane, partendo dal meno sapido, il Pane di San Sebastiano, continuando con il Pane Canestrella, di sapidità media, finendo con il tipico Pane Cafone, di maggior sapidità.
In abbinamento due vini di produzione campana: Il Tramonti Rosato dell’azienda Agricola Tenuta S. Francesco, a Tramonti, nella Costiera Amalfitana, un rosato dal gusto fresco, e il Lacryma Christy del Vesuvio, dell’azienda Vinicola Sorrentino, nell’area Vesuviana, un rosso dal gusto più tannico.
Personalmente abbiamo maggiormente gradito l’abbinamento Prosciutto con Pane Canestrella e Tramonti rosato, proprio per la media sapidità del pane che non contrastava la dolcezza e il profumo del prosciutto e la freschezza che si percepiva dal Tramonti Rosato.
La giuria di esperti, ha decretato vincente l’abbinamento Prosciutto San Daniele – Pane Cafone.
Ai partecipanti è stato fatto omaggio di ricchi ricettari e dispense informative illustrate, relative alla storia e la produzione del Prosciutto San Daniele.