Spesso per cena, alla Maison si fa una fritturina sfiziosa, niente di impegnativo...
siccome ieri è arrivato un carico di zucchine e relativi bei fiori, ecco le "zeppulelle" ossia le frittelle.
La pastella che usiamo, in Maison è una semplice pasta cresciuta, acqua, farina, sale, lievito e un pò di parmigiano.
Sono andata "a occhio", cosi per circa 350 g di farina, ho usato circa 100 grammi di lievito madre (criscito) in alternativa a pochi grammi, 2 - 3 di lievito di birra, sciolto in circa 250 ml di acqua a temperatura ambiente, poi ho aggiunto farina, sale e un pugno di parmigiano grattugiato ottenendo un impasto moooolto morbido. Se piace si può aggiungere una macinata di pepe.
Ho preparato il tutto dopo pranzo e lasciato lievitare coperto a temperatura ambiente circa 4 ore fino a ora di cena. (non ho salvato la foto della pastella...GRRRR)
I fiori vanno puliti delicatamente e privati dei pistilli interni, messi nella pastella e rivestiti di questa, quindi tuffati in olio ben caldo, preferibilmente olio di arachidi.
quando sono ben gonfie e dorate, si lasciano perdere l'unto in eccesso su carta paglia e si servono calde dopo aver spolverato di sale.
si mangiano calde e croccanti o appena tiepide.
siccome ieri è arrivato un carico di zucchine e relativi bei fiori, ecco le "zeppulelle" ossia le frittelle.
La pastella che usiamo, in Maison è una semplice pasta cresciuta, acqua, farina, sale, lievito e un pò di parmigiano.
Sono andata "a occhio", cosi per circa 350 g di farina, ho usato circa 100 grammi di lievito madre (criscito) in alternativa a pochi grammi, 2 - 3 di lievito di birra, sciolto in circa 250 ml di acqua a temperatura ambiente, poi ho aggiunto farina, sale e un pugno di parmigiano grattugiato ottenendo un impasto moooolto morbido. Se piace si può aggiungere una macinata di pepe.
Ho preparato il tutto dopo pranzo e lasciato lievitare coperto a temperatura ambiente circa 4 ore fino a ora di cena. (non ho salvato la foto della pastella...GRRRR)
I fiori vanno puliti delicatamente e privati dei pistilli interni, messi nella pastella e rivestiti di questa, quindi tuffati in olio ben caldo, preferibilmente olio di arachidi.
quando sono ben gonfie e dorate, si lasciano perdere l'unto in eccesso su carta paglia e si servono calde dopo aver spolverato di sale.
si mangiano calde e croccanti o appena tiepide.