“Re Panettone” è tornato a Napoli il 3 e 4 dicembre scorsi, ospitato nel Salone degli specchi dell ’Hotel Parker’s, per il secondo anno consecutivo.Novità di quest’anno una gara tra i 25 maestri pasticcieri partecipanti per eleggere il “RE Panettone” di Napoli, eletto da una giuria tecnica di esperti gastronomi e giornalisti.
Alveolature più o meno accentuate, profumi di spezie, essenze di agrumi, cioccolato, olive, marron glacè, grani antichi, soffici consistenze. Creatività a tutto tondo a braccetto con la tradizione ed elevatissima qualità dei prodotti presentati, tutti, lo ricordiamo, senza conservanti, semilavorati i o additivi di sorta, tanto che ne è consigliato il consumo entro non più di un mese massimo dall’acquisto per godere appieno dei sapori e delle qualità organilettiche di ogni panettone, la maggior parte dei quali è prodotta con prodotti del territorio di provenienza e ne rispecchia le origini e la storia.
Impossibile elencare tutti i partecipanti, i “mostri sacri” o giovani pasticcieri con le loro tante nuove creazioni ma anche tante le riconferme diventate ormai classici della produzione di ognuno di loro anche tra i maestri più famosi, come il panettone agli struffoli di Salvatore de Riso, che ha presentato il nuovo panettone al pistacchio di Bronte; il Pan Ramata con cipolla ramata di Montoro di Carmen Vecchione; o la focaccia Settanta9 d.c. di Salvatore Gabbiano, che ha presentato anche il suo nuovo PanStru- delVesuvio, un panettone coi sapori dello strudel, ma con prodotti campani, dai pezzettoni di mela annurca ai pinoli del Vesuvio, imbibito al rum.
Mele annurche, ma in connubio con tè nero e cannella per Francesco Guida, mentre per il panificio Malafronte di Gragnano, oltre i classici e quello con le amarene, una “limited edition” con zenzero, albicocche e cioccolato, per celebrare i 110 anni di attività.
DE Vivo di Pompei ha presentato “Passione Campania”, la sua nuova linea di otto panettoni con prodotti esclusivi campani, tra cui il “PanGelso”, con gelsi canditi “Regina”, varietà tipica vesuviana, dalla polpa rosso scura e dolcissima.
Delizioso il casatiello dolce di Pietro Sparago, più che degno di nota, il PanOlio di Raffaele Vignola, di Solofra, con olio extravergine di oliva di varietà ravece delle colline irpine a renderlo morbido a profumato, da gustare accompagnato con un filo dello stesso olio, di cui una bottiglietta completa la confezione.Le prime tre posizioni sono state decretate a: terza posizione al panettone ai frutti di bosco di Aniello di Caprio di Maddaloni, seconda posizione al panettone con mandarini e mandorle della Pasticceria Mennella di Torre del Greco. Il tirolo di “Re Panettone” dell’edizione napoletana a un panettone “innovativo” senza canditi nè uvetta, dai grossi alveoli e dai forti sentori di agrumi, prodotto da Italo Vezzoli, della pasticceria In Croissanteraia, di Carobbio degli Angeli (Bg).
qui le foto dell’evento, con tutti i partecipanti.