Di Chiara Vancheri (cliccare sulle foto per ingrandirle)
Ieri al Gran Caffè Gambrinus, uno dei locali storici di Napoli, si sono incontrate le eccellenze campane di pasticceria, che, nell'ambito dell'iniziativa "I grandi panettoni della Campania", hanno presentato le loro migliori creazioni. L'iniziativa, che ha visto avvicendarsi maestri pasticceri del calibro di Sal de Riso e Alfonso Pepe, è stata un'occasione per dire che la Campania è viva ed esiste, come ha sottolineato Massimiliano Rosati, responsabile commerciale del Gran Caffè Gambrinus.La kermesse, fortemente voluta dal fotografo Luigi Savino e dal giornalista e wine blogger Luciano Pignataro, presentata da Romina Sodano, ha visto come protagonista indiscusso il panettone. Presenti anche le case vinicole campane Villa Matilde, Cantina Sorrentino, e Grotta del Sole, che hanno prestato le loro migliori bottiglie da abbinare alle creazioni natalizie. Ognuno dei maestri pasticceri ha presentato la propria variante di panettone. Creazioni del tutto artigianali, prive di conservanti ed emulsionanti, ognuno con la propria identità, che è l'identità dell'artigiano.
Così il maestro Alfonso Pepe, reduce dalla recente vittoria decretata dalla Gazzetta dello Sport con Gazza Golosa, ha creato il suo panettone, a partire dai canditi, che produce lui stesso, con arance mandarini e limoni dei monti Lattari. Allo stesso modo Sal De Riso, primo classificato al recente concorso Re Panettone a Milano, ha creato il suo panettone al limoncello, con limone della Costa d'Amalfi igp.
Dal panettone alla castagna di Montella di Carmen Vecchione al pan di bufala di Anna Chiavazzo, con panna ottenuta dal latte di bufala, ogni creazione ha spiccato per originalità e qualità.
Innovative le creazioni di Rosanna Marziale, che ha presentato il panettone alla birra, con chiodini di cioccolato, amarene e nocciole, e quella di Stella Ricci, col suo panettone aromatizzato al liquore Strega.
Nota di merito anche al maestro cilentano Enzo Crivella, che ha presentato un delizioso panettone al gelato con latte di capra, ricotta e fichi del Cilento.
Sublime, il panettone di Gennaro Volpe vice presidente FIP, presentato in due varianti, con castagne di Montella e nocciole di Giffoni e con pistacchio e cioccolato.
Godimento per gli occhi e per il palato anche gli struffoli, presentati in una splendida cornucopia di croccante, le paste reali e di mandorla e il divino amore del maestro Sabatino Sirica, da San Giorgio a Cremano, presidente dell’Associazione Pasticcieri Napoletani.
Il denominatore comune di tutte le creazioni è stata la farina utilizzata, quella del Mulino Caputo, ottenuto con lunghi processi di lavorazione e senza aggiunta di additivi.
Punto di forza del Mulino è la qualità del grano, sano e genuino dal punto di vista microbiologico, come ci ha tenuto a sottolineare Antimo Caputo. Fiore all'occhiello dell'azienda è la farina "Fiore glut", senza glutine, utilizzata per primo dal maestro Marcello Avitabile, consulente del Panettone senza Glutine, mentre il maestro pasticciere del Gambrinus ha presentato un dolce brevettato, che ormai fa parte della sua tradizione, il “Vesuvio”, che racchiude nel guscio di sfogliatella, babà e pastiera.
Un incontro d'arte e di gusto, quello al Gambrinus, per ricordare che la Campania non è solo Terra dei Fuochi, ma anche Terra dei Cuochi, di eccellenze che lavorano con serietà, onestà, passione e qualità.
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