I dolci delle feste dei grandi interpreti, tra tradizione e innovazione: omaggio alla Francia di Carolina Bonaparte”
E’ questo il tema scelto per la quarta edizione dell’evento natalizio firmato Molino Caputo e curato da DFcomunicazioni. Il 1° dicembre, grandi interpreti della pasticceria e chef stellati si sono incontrati a Napoli per presentare i dolci delle feste di Natale nell’elegante sala panoramica Beluga dell’albergo 5 stelle lusso Romeo hotel. Dolci della tradizione siciliana, toscana e campana accanto a qualche nuovo nato, ispirato agli stilemi neoclassici introdotti a Napoli dalla sorella di Napoleone Bonaparte, durante il regno di Gioacchino Murat. Antimo Caputo, AD del Molino Caputo nonché promotore dell’iniziativa, ha espresso la sua soddisfazione: “Questa manifestazione, anno dopo anno, ci offre nuovi input legati alla creatività e alla professionalità dei nostri ospiti. Si tratta di un’ottima occasione di scambio di saperi e tradizioni tra tecnici e artigiani. Il confronto è alla base di quel costante miglioramento che tutti noi perseguiamo sempre nel nostro lavoro e che auspichiamo per l’intera filiera produttiva dell’arte bianca, e non solo.” Bignè religieuse, macarons e Paris Brest, ma anche tradizioni dolciarie di Italia e Francia, (con ingredienti semplici, per lo più quelli già esistenti al tempo d Carolina, appunto), combinate in maniera creativa e fuse ad arte per dar vita a proposte innovative, gustose ed eleganti. E’ questo quanto è emerso dell’evento “I dolci delle feste dei grandi interpreti, tra tradizione e innovazione: omaggio alla Francia di Carolina Bonaparte”. L’iniziativa, ha visto riuniti, 14 tra i più bravi Maestri Pasticceri e Chef stellati, e ha richiamato un folto pubblico di golosi e di addetti ai lavori. Del resto, il comparto dei dolci delle feste di fine anno, come conferma la Confesercenti, non conosce crisi. E, se il 2014 ha registrato un aumento dello 0,3% su una spesa complessiva, relativa ai dolci, di 5,6 miliardi di euro, per il 2015 l’Istat stima che la spesa possa aumentare ancora, con un incremento del fatturato compreso tra +0.3 e +0.5%, in controtendenza con gli altri generi alimentari, il cui consumo registra una leggera flessione.
Quello dolciario è un segmento di punta della produzione italiana e conta, oltre alle industrie, 14 mila artigiani. Panettoni e pandori, in particolare, sono produzioni stagionali le cui quantità varia ogni anno, oscillando intorno ai 100 milioni di pezzi. E, se quelli tradizionali sono irrinunciabili, agli italiani piacciono molto anche le novità.
Hanno partecipato all’iniziativa: una delegazione di alcuni tra i più famosi associati alla prestigiosa ed esclusiva Accademia dei Maestri Pasticceri Italiani: Sal De Riso, il toscano Paolo Sacchetti, il palermitano Santi Palazzolo e Salvatore Varriale. Ma anche una rappresentanza della tradizione dolciaria campana, con la presenza di Sabatino Sirica, presidente onorario dell'Associazione Pasticceri Napoletani. Stella Ricci della Pasticceria Stella di Rotondi. Galileo Reposo del Ristorante Asola di Milano, lo chef Antonino Maresca, Aniello Di Caprio, pasticcere della scuola di formazione Dolce&Salato di Maddaloni.
Dal ricchissimo panorama della ristorazione d’eccellenza campana, Salvatore Bianco, Executive Chef de “Il Comandante”, il ristorante che fa del Romeo hotel l'unico albergo di Napoli con ristorante stellato, accompagnato dalla sua pasticcera Tonya Centoducati.
Gennaro Esposito, della “Torre del Saracino” di Vico Equense, con il suo pasticcere Carmine Di Donna; lo chef del ristorante “Indaco”, Pasquale Palamaro, del Regina Isabella di Lacco Ameno (Ischia); Giuseppe Stanzione del ristorante “Le Trabe” della Tenuta Capodifiume di Capaccio Paestum e, ancora da Vico Equense, Vincenzo Guarino, chef del ristorante “L'Accanto”.
qui le foto della serata.