Pummarola Day : un giorno dedicato al pomodoro, voluto dal maestro pizzaiolo Guglielmo Vuolo, creatore anche di una “Carta dei pomodori” in collaborazione con la giornalista Monica Piscitelli, Slow Food Vesuvio e Slow Food Napoli, al fine di approfondire la conoscenza e la valorizzazione del pomodoro nelle sue varietà e caratteristiche organolettiche, sia nel prodotto fresco che in quello conservato, e promuoverne la conoscenza tra i pizzaioli, che ne sono tra i maggiori utilizzatori. Un convegno tutto dedicato allo “xitomatl” (con tale nome il pomodoro era già conosciuto e usato presso gli Aztechi) “emigrato” dalle Americhe e giunto a noi grazie agli Spagnoli, si è svolto nella nuova sede dell’Associazione Verace Pizza Napoletana il 30 gennaio scorso.Da pianta ornamentale ritenuta prima velenosa, poi secondo i francesi addirittura afrodisiaca, è diventato nel tempo uno dei maggiori ingredienti della cucina italiana ma soprattutto napoletana, grazie anche a Ippolito Cavalvcanti che nel suo Trattato di Cucina Teorico-Pratica pubblica nel 1839 la prima ricetta di “ Vermicelli con lo Pommodoro” (ma la salsa di pomodoro era gia conosciuta nel 1600).
Durante il convegno è stato anche proiettato un documentario , in cui Vuolo ha visitato le terre in cui sono prodotti il San Marzano, il Piennolo vesuviano e il Corbarino, cui ha fatto seguito un approfondimento con la dottoressa Patrizia Spigno dedicato ai progetti di recupero del genoma orticolo campano e al riconoscimento dei vari tipi di pomodori. Infine Samir Harchich (raccoglitore di pomodori marocchino) con le sue considerazioni sull’attualità dello sfruttamento degli emigranti e sulle lunghe giornate lavorative cui sono sottoposti, per poter lavorare pochi mesi l’anno, pur di evitare “strade” peggiori.In chiusura, preceduta dalle indicazioni di Monica Piscitelli sulle tecniche di degustazione e del Sommelier Ais Tommaso Luongo, ideatori del percorso "Sommelier del pomodoro ©", i maestri pizzaioli hanno offerto una degustazione di pizze con i diversi pomodori offerti dai vari produttori.
Durante il convegno è stato anche proiettato un documentario , in cui Vuolo ha visitato le terre in cui sono prodotti il San Marzano, il Piennolo vesuviano e il Corbarino, cui ha fatto seguito un approfondimento con la dottoressa Patrizia Spigno dedicato ai progetti di recupero del genoma orticolo campano e al riconoscimento dei vari tipi di pomodori. Infine Samir Harchich (raccoglitore di pomodori marocchino) con le sue considerazioni sull’attualità dello sfruttamento degli emigranti e sulle lunghe giornate lavorative cui sono sottoposti, per poter lavorare pochi mesi l’anno, pur di evitare “strade” peggiori.In chiusura, preceduta dalle indicazioni di Monica Piscitelli sulle tecniche di degustazione e del Sommelier Ais Tommaso Luongo, ideatori del percorso "Sommelier del pomodoro ©", i maestri pizzaioli hanno offerto una degustazione di pizze con i diversi pomodori offerti dai vari produttori.