Note di Gusto, è, nell’ambito del Pomigliano Jazz Festival, il progetto enogastronomico curato dalla giornalista Marina Alaimo.
Non solo musica, ma anche cultura e storia (con le visite guidate a siti archeologici o borghi di particolare interesse), e in più, enogastronomia, all’insegna della valorizzazione del territorio, il tutto con utilizzando per gli allestimenti anche materiali di riciclo, riducendo cosi l’impatto ambientale.Grazie alle collaborazione delle condotte Slow food “Vesuvio” e “Agro nolano”, si pone lo sguardo alle coltivazioni del Monte Somma e del Vesuvio, il territorio denominato “orto del Vesuvio”.
Produttori e prodotti sono presenti negli stand in cui è possibile acquistare o degustare i vari prodotti, di cui alcune coltivazioni sono state recuperate proprio grazie a Slow food: pomodorini rossi o gialli, papaccelle, fagioli dente di morto, torzelle, fagioli a formella….E sono proprio i prodotti dell’orto del Vesuvio, particolarmente ricchi di gusto, grazie al terreno vulcanico in cui nascono, che costituiscono i principali ingredienti delle creazioni degli chef che hanno aderito all’iniziativa, offrendo degustazioni diverse per ogni serata della manifestazione.
Produttori e prodotti sono presenti negli stand in cui è possibile acquistare o degustare i vari prodotti, di cui alcune coltivazioni sono state recuperate proprio grazie a Slow food: pomodorini rossi o gialli, papaccelle, fagioli dente di morto, torzelle, fagioli a formella….E sono proprio i prodotti dell’orto del Vesuvio, particolarmente ricchi di gusto, grazie al terreno vulcanico in cui nascono, che costituiscono i principali ingredienti delle creazioni degli chef che hanno aderito all’iniziativa, offrendo degustazioni diverse per ogni serata della manifestazione.
Inghemarck Guida è uno di questi chef.Originario di Arola, in costiera sorrentina, di quel territorio ha imparato a sfruttare le risorse fin da piccolo, essendo letteralmente cresciuto negli orti dei genitori e avendo a disposizione altresì i prodotti del mare.
Diplomatosi all’ Istituto Alberghiero di Vico Equense, è attualmente “resident” presso “Tenuta Montecorbo “ di Massa Lubrense, dove, oltre che della cucina, si occupa personalmente dell’orto, avendo così sempre a disposizione la materia prima per i suoi piatti.
Antico pomodoro di Napoli a crudo, fagioli dente di morto di Acerra, papaccelle all’aceto, farine di farro, ricotta di fuscella dei monti Lattari, sono alcuni tra gli ingredienti con cui ha creato il mini menù degustazione, che ha presentato insieme al suo collaboratore Michele Mazzola:
Fresella aromatizzata con crudo di antico pomodoro di Napoli, con mousse di ricotta di fuscella e confettura di albicocche del Vesuvio: la croccantezza della fresella unita alla sofficità della ricotta…
Passatina di fagioli dente di morto di Acerra, con emulsione di papaccelle all’aceto, cips di pane di farro alla zucca e rosmarino: la lieve piccantezza della papaccella vivacizza la delicatezza della passatina di fagioli.