La ricetta di questo pane è della Chef Giovanna Voria, che gestisce a Cicerale, in Cilento, l'Agriturismo Corbella , dove produce direttamente i suoi prodotti, dai ceci ai fichi bianchi alle marmellate e tant'altro. Dinamica e attiva, molto cordiale e alla mano, non dimentica le tradizioni contadine della sua terra, pur guardando avanti.
Per 4 persone
400 g semola grano rimacinata
100 criscito o 1 cubetto d lievito
sale
circa 200 ml acqua
finocchietto selvatico
gherigli di noce
200 fichi bianchi del Cilento secchi
lavati in acqua calda e ammorbiditi in acqua e aceto 1/2 ora
qualche foglia di alloro (Milady l'ha scordata....)
In un contenitore sciogliere il lievito (criscito o di birra) con parte dell'acqua tiepida, unire la semola il sale e l'acqua che assorbe per avere un impasto molto morbido, circa 200 ml o poco più e lavorare bene:
Volendo si possono fare due lievitazioni, nel caso lasciar riposare un'oretta coperto con pellicola o panno umido.
Trascorso il tempo aggiungere le noci spezzettate parte dei fichi a pezzi e il finocchietto e rilavorare incorporando bene gli ingredienti.
Mettere l'impasto in una teglia profonda rivestita con carta forno, livellare con le mani bagnate distribuire sulla superficie il resto dei fichi aperti e qualche foglia di alloro.
Lasciar lievitare ancora, il tempo dipende se avete usato lievito di birra o criscito, nel secondo caso la lievitazione sarà almeno di 3 o 4 ore, addirittura potete farlo la sera prima e lasciar lievitare tutta la notte nel forno spento.
Cuocere poi a circa 180° per circa 30 minuti.
Questo pane è semi dolce per la presenza dei fichi, ma lo trovo anche aromatico per il finocchietto e al tempo stesso le noci danno un tocco di rustico. Ottimo con prosciutto crudo, bresaola o salumi vari, sfizioso da solo, ma si difende bene anche con una buona marmellata fatta in casa!
E se vi avanza, ma la vedo difficile, resta morbido morbido...