E… se andassimo a pranzo (o cena ) da Giulio Coppola?

 P1014886Gragnano, nell’antica piazza S.Leone, oggi Piazza Marconi, all’interno della galleria commerciale Garofalo, che fu sede dell’omonimo pastificio.

E’ qui, che lo chef Giulio Coppola,  29 enne,  con le idee ben chiare, ha caparbiamente voluto il suo ristorante, che da circa 3 anni gestisce con la fidanzata Camilla.

OLYMPUS DIGITAL CAMERA         Allievo dello stellato Antonino Cannavacciuolo, come lui ha frequentato l’istituto alberghiero di Vico Equense e, ricorda, già dall’età di 13 anni guardava affascinato sua mamma o sua nonna cucinare e cominciava a rubare i segreti di cucina.OLYMPUS DIGITAL CAMERA         Fortemente attaccato  alla sua città e al suo territorio,  realmente sostenitore del Km 0 per i prodotti che usa nella sua cucina: nessun nome ampolloso per le sue forniture,  Giulio si affida ai piccoli produttori locali, e così, e non potrebbe essere altrimenti, anche e soprattutto per la pasta, che manco a dirlo, è quella dei pastifici locali.

Ci accomodiamo nella bella sala, non ampia, ma accogliente, alle pareti quadri della Gragnano  e della Valle dei Mulini dei tempi andati.

Inusuale, ma non troppo, considerato il posto,  una parete che dà all’esterno della sala: costituita da una vetrina con vari tipi di pasta,  contribuisce a dare luminosità alla sala, mentre un’altra parete è caratterizzata da bottiglie vuote-galCi accomodiamo, e sbirciamo con malcelata indifferenza nei piatti degli altri commensali, cominciando ad avere già l’acquolina..qui non c’è menù, tutto dipende dalla disponibilità del giorno, per cui ci affidiamo allo Chef.

Giulio ci conquista  subito con lo “scalda animo”: una sorprendente quanto delicata versione di un cibo di strada, che si veste di nuova eleganza: il brodo di polipo con gamberi di nassa, seppia cruda, vongole e rosmarino, accompagnato da un crostino di pane caldo, il tutto fatto fuori in men che non si dica… ci vorrebbe il bis…polcosi, nell’attesa della seconda portata ci buttiamo sui pani, giunti in tavola ancora caldi e fragranti: un bell’assortimento di gusti, pani morbidi o croccanti, ci sono anche frittelle e focaccia…paLe pietanze che seguono, alcune dalla presentazione molto singolare, sono un crescendo di sapori e profumi, che si snodando in un singolare percorso tra mare, terra e cucina povera, tra semplicità e garbo, talvolta  un tocco di glamour dato dai petali di tartufo bianco, o dalle tecniche di cottura che rendono accattivanti ingredienti non proprio tali…OLYMPUS DIGITAL CAMERA         Seppia scottata, su tagliatella di zucca e sfumature al nero di seppia…la tecnica di scottatura della zucca, la rende particolarmente appetibile…CERBocconcino di cernia rossa con verdurine disidratate: i profumi si diffondono non appena si rompe la crosta che chiude ermeticamente il contenitore di cottura…OLYMPUS DIGITAL CAMERAPolipo scottato su maionese di cavolfiore, con pomodoro confit, limone e (un’eterea) cialda al nero di seppia… un tantino di limone in meno, non sarebbe stato male…OLYMPUS DIGITAL CAMERA         Calamaro dorato con insalatina croccante di carciofi: ideale il punto di frittura e la croccantezza del calamaro, troppo accentuato il gusto di limone della marinatura dei carciofi. Ma qui va chiarito, per quelli che ancora non lo sanno, che Milady non ama molto i sapori acidi, quindi è una questione di gusto personale, considerato che per l’altra commensale, la preparazione era abbastanza equilibrata.P1014840Uovo in purgatorio: una versione bianca, “nobilitata” da petali di tartufo bianco, e con uno sfizioso sughetto con cipolle, che ci ha letteralmente obbligato alla “scarpetta”: si, non è fine, ma… quann ‘nce vo’ , nce vo’. Con la lingua fuoripasi primi: dai classici Paccheri di Gragnano con sfoglie di seppia, vongole, cime di rapa e pomodorini, alla “munnezzaglia”, la pasta mista con ceci, baccalà e lattuga di mare: la croccantezza di quest’ultima aggiunge sfiziosità alla cremosità dei ceci.

A questo punto preghiamo Giulio di fermarsi, siamo ormai piene e vorremmo passare ai dolci, ma ecco che arrivano ancora due secondi:

pe Una scaloppa di ricciola, su vellutata di zucca con panna acida e lamelle di tartufo bianco, e un insuperabile agnello in doppia cottura, tenero e delicato e non secco, cosa non frequente per questo tipo di carni.

Ma ora, reclamiamo a gran voce i dolci, Giulio è costretto a capitolare:

dol

Una sfiziosa bruschetta alla nocciola e pistacchio, affogata al caffè, un classico, delizioso pasticciotto crema e amarena di frolla allo strutto, tiepido e fragrante e un vassoio di piccola pasticceria della casa, che costituirà la nostra…doggy bag.

Prima di congedarci, Giulio Coppola ci presenta il suo aiutante in campo, Carmine Sorrentino, OLYMPUS DIGITAL CAMERA         e ci strappa la promessa di tornare ad assaggiare altre sue specialità… torneremo, senza ombra di dubbio!!!

qui troverete altre foto della giornata.

La Galleria Ristorante

Piazza Guglielmo Marconi, interno Galleria Garofalo
Telefono +39 081 873 30 29 . info@lagalleriaristorante.it
Gragnano [Napoli]

si parcheggia facilmente in strada.