Quasi trent’anni, napoletano originario di Fuorigrotta, componente di una famiglia di cuochi, lo chef Eduardo Estatico, attualmente resident presso il “Jk Place” di Capri, è stato il protagonista del secondo appuntamento all’agriturismo Casa Lerario, il 1° marzo scorso.
Un menù tra ricordi di famiglia e omaggi eduardiani, ha caratterizzato la performance di Eduardo, che vanta al suo attivo esperienze oltreoceano a Filadelfia, alla prestigiosa scuola Alma, e al Cieddì di Portici (Na) tanto per citarne alcune.
Gli ingredienti stagionali dell’orto dell’agriturismo sapientemente elaborati per gusti sorprendenti o classici della memoria, dall’antipasto al dolce: carciofi, mandarini, scarole…Il benvenuto è un classico sempre gradito: Gattò di patate e provola, aromatizzato al limone, accompagnato da un centrifugato di prezzemolo e zenzero.Un “abbraccio” di gusti e consistenze per l’antipasto: il dolce, l’acido, il salato e l’amaro, “Fatti e ... chiacchiere” spettacolare baccalà di Norvegia con carciofo, salsa al mandarino, cioccolato bianco, completato con una cialda croccante, molto simile a una chiacchiera.Da standing ovation il primo piatto “A' pasta e cavolo tra me e nonna Giuseppina: mischiato delicato Pastificio dei Campi, cavolfiore, alici di Cetara e pancetta di nero casertano “, bianca, sul ricordo di quella preparata dalla nonna di Eduardo, ma con una punta di vaniglia, colatura di alici e parmigiano a completarne la cremosità, la pancetta cotta sottovuoto e un’aggiunta di sugo d’arrosto.Dalla nonna di Eduardo, al mitico… Eduardo (De Filippo) per il secondo, il classico “rraù”, ragù domenicale che a Napoli non manca mai: Omaggio a Eduardo ... è di scena a' carne a rraù: salsiccia, tracchia e girello di spalla con scarola maritata. Il girello di spalla marchigiana, con frollatura di 30 giorni, la tracchia e la salsiccia (di nero casertano) a punta di coltello e finocchietto, e nel sugo, non è mancata la “scarpetta” finale…Un sorbetto di melannurca ci prepara al dessert vero e proprio, ancora un tributo a Eduardo De Filippo, tra equilibrati giochi di gusto e consistenze:
Tommasino Cupiello, " a ' zupp e latt": cremoso al caffè-latte, pane di San Sebastiano al Vesuvio, crumble di nocciole e infuso di latte e vaniglia, il tutto “affogato” in caffè alla napoletana.
Tutte le pietanze sono state accompagnate da vini del territorio sannita di “Fattorie la Rivolta”, per il dolce un delizioso passito da uve appassite sulle viti stesse, del 2011.
Quest’appuntamento non poteva chiudersi in modo più dolce, per i prossimi due vi ricordo le date: sabato 28 marzo con Mirko Balzano del Pietramare di Isola Capo Rizzuto e sabato 2 maggio con Cristian Torsiello dell’Osteria Arbustico di Valva.
Qui tutte le foto della giornata.