La torta caprese

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La tradizione vuole che la torta sia nata a Capri agli inizi del secolo scorso, quando un cuoco caprese, nel suo ristorante doveva preparare un dolce per tre mafiosi americani.
Per l’agitazione, nel preparare una torta di mandorle, dimenticò di mettere la farina, ma  accortosi della mancanza, decise di servire lo stesso il dolce, che ebbe un grande successo tra i commensali e in particolate tra i mafiosi, che pretesero la ricetta per poter poi rifare una volta in America, quella torta, che fu chiamata “Caprese”.
Le ricette per la Caprese sono varie, alcune prevedono farina o fecola e lievito, alcune caffè, o biscotti sbriciolati o liquori vari, in altre si sciolgono burro e cioccolato.
C’è anche la variante bianca, la cui ricetta troverete cliccando qui.
Quella classica è la versione che preferisco, ed è questa senza l’aggiunta di farine, fecola o altro, quella che molti libri riportano come “originale”, ho solo diminuito un po’ le dosi.
Tra l’altro, e particolare non da poco, la totale assenza di farina e lievito, ne fa un dolce adatto a soggetti celiaci.
Veniamo ora  a ingredienti e procedimento:
3 uova
180 cioccolato fondente
180 mandorle sgusciate
2 o 3 mandorle amare (o 2/3 gocce di estratto di mandorle amare)
1 cucchiaino raso di estratto di vaniglia
sale
120 zucchero al velo
120 burro morbido
zucchero al velo per rifinire
Prima di cominciare una premessa per le mandorle: in genere preferisco sciacquarle un po’ sotto l’acqua corrente prima di usarle, questo vale per la frutta secca in genere, quindi asciugo con uno strofinaccio pulito e le metto pochi minuti in una padella a fuoco medio o nel forno caldo per asciugarle bene, quindi passo all’uso che ne devo fare.
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Una volta lavate e asciugate le mandorle si tritano, per la caprese preferisco non proprio sottili in quanto mi piace poi sentirle dopo, ma se preferite potete ridurle in farina.
Tritare finemente il cioccolato dopo averlo tenuto un po’ in frigo: spezzettatelo e mettetelo nel mixer, il passaggio in frigo non lo farà scaldare troppo nel mixer.
Con una spatola o un cucchiaio di legno lavorare lo zucchero al velo  setacciato,  col burro morbido fino ad avere una crema.
Se la torta è riservata a soggetti celiaci accertatevi che lo zucchero al velo sia del tipo senza amidi aggiunti.
Unire un  tuorlo alla volta il sale e l’estratto di  vaniglia, incorporando tutto  con cura.
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Aggiungere  le mandorle e  il  cioccolato, quando avrete una bella mappazza unire gli albumi montati a neve ferma e col solito movimento dal basso verso l’alto, smappazzate per bene il composto!
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Versate in una teglia da 22/24 cm  ben imburrata, dipende se la volete più o meno alta, livellate e cuocere a 170° x 40 minuti.
Intanto che la torta cuoce, approfittate per stirare quella dozzina di camice, dando ‘na botta di ferro principalmente sul davanti, tanto vanno sotto la giacca!
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Il profumo di mandorle e cioccolato che si spande in cucina mentre finite di sistemare le camice, vi avverte che è ora di controllare la torta, che avrà un aspetto ben asciutto fuori, restando un po’ umida dentro.
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Lasciatela raffreddare bene, gli incidenti di percorso sono sempre in agguato, prima di capovolgerla sul piatto di portata.
Completate con una generosa spolverata di zucchero al velo.
Gustatela semplice o accompagnata da gelato allo zabaione o alla mandorla o da crema inglese….
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e qui, due preparazioni precedenti…..
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