Un classico dal sapore di mare, piacevolissimo da gustare in quest’inizio autunno che sa a ancora d’estate, ma che si fa apprezzare tutto l’anno.
Due le particolarità della versione di Milady:
- le “Linguine al limone di Sorrento” di La fabbrica della Pasta di Gragnano, trafilate al bronzo, con un piacevolissimo, delicato retrogusto di limone.
-il tocco in più, dato dalle alghe croccanti spolverizzate sulle linguine prima si servire.
Per le dosi sono andata un po’ a occhio, usando per tre porzioni,
70 g di pasta a persona,circa
un totale di circa mezzo chilo tra vongole, fasolari, telline e gamberoni.
Alcune foglie di alghe ben lavate e spezzettate
1 cucchiaio di farina per la pastella,
olio evo Dante 100% italiano,
sale
1 aglio
una spruzzata di vino bianco.
Lavare delicatamente le alghe, quindi asciugarle tamponando con carta da cucina.
Prenderne una parte, tagliuzzarle e friggerle in olio ben bollente finché siano ben croccanti. Scolare, mettere su carta assorbente e tenere da parte.
Preparare una pastella piuttosto liquida con acqua e farina, immergervi una per una le restanti alghe e friggerle nell’ olio usato per le altre alghe fino anche queste siano ben croccanti, scolare e tenere da parte.
Avendo la pasta una cottura un tempo di cottura un po’ lungo, il sugo si prepara quasi in contemporanea.
Sciacquare vongole, telline e fasolari e sistemarli in una larga padella, dove avrete fatto scaldare un po’ d’olio e imbiondire l’aglio, che poi si elimina.
Spruzzare di vino bianco, e coprire.
Dopo pochi minuti, scuotere la padella, unire i gamberoni incisi sul dorso e privati del filo intestinale.
Coprire e cuocere ancora pochi minuti, dando tempo ai gamberoni di cuocere senza diventare stopposi.
Scolare la pasta, condire col sugo preparato e spolverizzare con le alghe fritte e quelle pastellate leggermente sbriciolate.
Servire e gustare!!!