Il latte di mandorle

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A Noi, piace molto il latte di mandorle, non solo come gustosa e rinfrescante bevanda estiva, ma anche come sostituto delizioso del latte  a colazione con caffè o cacao, o per le granite o i frappè…
Da fare in casa è semplicissimo... ci avrete messo mandorle vere e niente altro . Pollice in su
Preferite se possibile mandorle sicule, di Avola sarebbe il top, ma non sono facili da trovare.
Nel sud Italia, se ne producono comunque di ottime.
Partendo da mandorle col guscio spenderete meno, ma poi dovrete sgusciarle una per una… per spellarle, invece, potete lasciarle a bagno in acqua fredda per una notte, oppure più velocemente lasciatele pochi minuti in acqua bollente (a fuoco spento, ovvio) quindi procedete a togliere la pellicina che scivolerà via facilmente, risciacquatele (anche se acquistate quelle già pelate!) e asciugatele.
Questo è il metodo semplicissimo, e le dosi a Maison Milady:
per circa 1 litro:
300 g di mandorle pelate  più un paio amare
300 ml di acqua + 600 ml
un tovagliolo di cotone o lino ben risciacquato dai detersivi.
Mettere a bagno per mezza giornata, o se avete più tempo, tutta la notte, le mandorle lavate, quindi scolatele, tenete l’acqua che userete dopo, e passatele nel bicchiere del mixer.
Aggiungere le mandorle amare, poca acqua di ammollo, frullate fino ad avere una massa molto densa, più il vostro mixer è potente, meglio riuscirà.
Aggiungete il resto dell’acqua, frullate ancora, e via via unite i restanti 600 ml.
Se il vostro mixer e piccolo, fatelo in 2 riprese.
A questo punto lasciate a riposo il tutto un’oretta o più se avete tempo, se preferite un gusto più pieno.
Prendete una terrina a bordi alti, sistemate il tovagliolo e filtrare, strizzando bene il tutto.
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Ecco pronto il vostro latte di mandorla, che potrete tenere in frigo fino a 2 giorni, ma finirà prima.
Potete variare la densità del latte aggiungendo meno acqua, è squisito cosi al naturale, ma potete aggiungere dell’estratto di vaniglia, o dolcificare col classico zucchero, o sciroppo d’acero o agave…
Quello che resta delle mandorle, non va assolutamente buttato: è l’okara, la vedete nella ciotolina accanto al bicchiere, si può conservare in frigo in un barattolino, non preoccupatevi se poi diventa più secca, va bene cosi.
Si riutilizza in molti modi:
- aggiungendone un paio di cucchiaiate al latte per sentire i granelli di mandorla
-come ripieno o ingrediente per crocchette dolci o salate
-spolverizzata sulla pasta o sul riso.
-i vegani ne fanno un “formaggio” dopo averlo condito con sale, olio limone o aggiungendo erbe aromatiche spezzettate
-può essere ingrediente di dolci o biscotti…
-insomma, non si butta niente.
e se magari avete il camino, conservate pure le bucce!
Presto una dolce ricettina col latte di mandorla!
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