La fabbrica della Pasta di Gragnano: La prima Pasta ad Indicazione Geografica Protetta! (e le Pettegole al sugo con le cotiche)
De “ La fabbrica della Pasta di Gragnano", dell’ottimo prodotto e della nostra collaborazione, ho già avuto modo di parlavi varie volte in alcuni post precedenti che vi elenco:
http://maisonmilady.blogspot.it/2012/03/pasta-e-lenticchie-and-special-thanks.html
http://maisonmilady.blogspot.it/2011/12/caccavelle-c-ossiala-fabbrica-della.html
http://maisonmilady.blogspot.com/2012/01/calamarata-rigata-con-cocci-e-vongole.html
http://maisonmilady.blogspot.it/2011/09/la-follia-della-pasta.html
http://maisonmilady.blogspot.it/2012/04/un-pacchero-doce-doce.html
http://maisonmilady.blogspot.it/2011/09/la-caccavella-secondo-milady.html
Oggi c’è una grande novità: La fabbrica della Pasta di Gragnano è Il primo Pastificio di Gragnano certificato con Indicazione Geografica Protetta
Un grande traguardo, dunque, per questo titolo di cui il rinomato pastificio è il primo in assoluto a potersi fregiare, e che viene attribuito dall’Unione Europea a prodotti alimentari la cui produzione si svolge in un area geografica specifica, attenendosi alle regole stabilite dal disciplinare di produzione.
Un motivo in più, quindi, per diventare affezionati consumatori di questa pasta, il cui già vasto assortimento di formati è in costante crescita.
Ad esempio, alcuni degli ultimi formati sono: “’E cavatappi, (i cavatappi) sfiziosi riccioli di pasta, a forma di cavatappi, appunto, le linguine al limone di Sorrento, gli straccetti, ‘e rigatoni ca’ pont (rigatoni con la punta), ‘e pettegole, (pappardelle), tutti sempre trafilati al bronzo e con l’altissima gustosa qualità di sempre.
E proprio le Pettegole, sono il formato scelto da gustare con un “classico” quanto corposo sugo con le cotiche, preparato alla maniera di Milady, che ha usato:
1 pezzo di cotica (dalla parte della pancia, più tenera)
1 salsiccia,
nervetti
il classico battuto di sedano, cipolla, carota
pane grattugiato una cucchiaiata
scaglie di pecorino e parmigiano
la “classica” scorza di parmigiano
uvetta, una cucchiaiata
pinoli, una cucchiaiata,
prezzemolo
sale q.b..
passata di pomodoro circa 500 ml
mezzo bicchiere (circa 60 ml) di vino rosso
1 cucchiaio di olio evo o strutto (o un misto dei due)
Lavate il pezzo di cotica e fiammeggiatelo, con un coltellino affilato eliminare anche parte del grasso (ma normalmente andrebbe lasciato…), stendetelo sul piano di lavoro e farcitelo con un miscuglio fatto coi formaggi,
il prezzemolo tritato, il pan grattato, l’uvetta, e i pinoli. Arrotolate strettamente, facendo attenzione a non far uscire il ripieno e legate con spago da cucina.
In una pentola, mettete l’olio o lo strutto, fate appassire leggermente il battuto, unite la salsiccia, la braciola di cotica, i nervetti e la scorza di parmigiano, fate rosolare un po’ quindi sfumate col vino, fate evaporate e aggiungete la passata di pomodoro, mescolate e lasciate “pippiare”, ossia sobbollire a fuoco dolce un paio d’ore, mescolando ogni tanto, controllando che non si attacchi al fondo, ed eventualmente aggiungendo se serve un po’ d’acqua.
Quando il sugo è ben ristretto, tenete da parte, il tempo di cuocere le Pettegole.
Quindi scolate, condite col sugo e….sfamatevi, non dimenticando d’innaffiare con un buon rosso…un Gragnano per restare in zona, vi piace?