Ovvero, gli “scauratielli”, ossia scaldatelli: frittelle natalizie, tipiche soprattutto del salernitano, ma conosciute anche a Napoli.
Il nome è dialettale è dovuto probabilmente al fatto che si parte da una pasta “bollita” cui poi sono aggiunte le uova.
Questa ricetta è del Maestro pasticciere Alfonso Pepe, dell’Accademia Nazionale Maestri Pasticcieri.
250 g di farina petra 5
60 g di burro
60 g di burro
5 g di sale
250 ml di acqua
5 g di lievito in polvere
3 uova
20 ml di liquore anice
200 g di miele
80 g di gelatina neutra
Strutto o olio di arachidi per la frittura
confettini di zucchero colorati (i Diavulilli)
Portare a bollore l’acqua col burro e il sale, quindi versarvi la farina e far cuocere circa 5 minuti, fin quando si forma una sorta di polenta molto densa.
Formare quindi dei bastoncini come per gli gnocchi, ma più sottili, in quanto in cottura gonfiano e modellare le zeppoline.